Memoria storica dei Vigili del Fuoco: a Cagliari nasce il primo museo sardo
di Carmen Corda
È stato inaugurato a Cagliari il primo museo sardo per preservare la Memoria Storica dei Vigili del Fuoco.
Nato per iniziativa dell’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco in Pensione e dei Vigili del Fuoco di Cagliari, il museo ospita importanti documenti, fotografie, filmati e attrezzature che testimoniano l’importante operato del Corpo Nazionale.
Si tratta soltanto del primo passo di un’iniziativa che sarà, nel tempo, ampliata a e migliorata perché «un’attività storico-museale non si conclude mai» dice il Comandante Provinciale – Ing. Luciano Cadoni – che presiede probabilmente il suo ultimo atto ufficiale prima del pensionamento: «si aggiungono sempre nuovi elementi, nuovi documenti, nuove storie, con il contributo di tutti: non solo del personale, anche in congedo, ma anche dei privati cittadini che magari si riconoscono nelle storie raccontate nei documenti».
Una commissione deciderà sulla fruibilità del museo che è stato ideato soprattutto a beneficio degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado che potranno visitarlo gratuitamente.
Il Comando di Cagliari – precisa il Comandante Cadoni – è già un importante riferimento per i bambini delle scuole che si recano spesso in visita nella sede operativa di Viale Marconi: «noi raccontiamo il nostro lavoro ma nello stesso tempo parliamo loro della sicurezza in casa, a scuola, negli ambienti di lavoro e cerchiamo di infondere in loro i principi fondamentali che li guideranno nelle attività future». Questo nuovo spazio – conclude – è quindi «di importanza strategica, perché verrà utilizzato anche per questa attività formativa e didattica».
Uno spazio che è peraltro integrato nella zona operativa del Comando, dove passano le squadre che escono in emergenza sugli automezzi e il personale che lavora in sala operativa: questo costituisce un valore aggiunto per chi compie questa esperienza.
Parole di ringraziamento vengono rivolte a Don Vincenzo e all’Ing. Gentile, grazie ai quali quaranta anni fa è stata realizzata la cappella che si trova proprio di fronte all’area museale.
Non tutti sanno – sottolinea il Comandante Cadoni – che la cappella ospita dei veri e propri tesori d’arte: «la pala d’altare è stata affrescata da Pinuccio Sciola e anche l’acqua santiera è stata scolpita da Sciola». Uno spazio piccolo dal valore artistico di grande rilievo.