Giorno della Memoria, Liliana Segre diventa cittadina onoraria di Assemini
Il Consiglio comunale di Assemini riunito in seduta straordinaria ha approvato all’unanimità la delibera per il conferimento della cittadinanza onoraria alla Senatrice a vita Liliana Segre.
Ha aperto la seduta la Presidente del Consiglio, Silvia Caria, che ha messo in evidenza la data del 27 gennaio, “Giorno della Memoria”, come l’occasione migliore per commemorare le vittime della Shoah e concedere un riconoscimento così importante. Dopo aver sottolineato l’importanza di valorizzare i racconti di coloro che hanno vissuto l’Olocausto in prima persona, la Presidente si dichiara soddisfatta perché «il conferimento della cittadinanza onoraria alla Senatrice Segre è un atto condiviso dall’intero Consiglio comunale e va oltre gli schieramenti politici».
Ha quindi preso la parola il Consigliere Francesco Consalvo, primo firmatario della mozione: «Sono felice che questa proposta abbia trovato il consenso di tutto il Consiglio. Oggi ricorre l’anniversario della liberazione del campo di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa, è quindi una giornata molto significativa. La memoria va conservata anche attraverso questi piccoli atti, simbolici ma allo stesso tempo molto importanti. Siamo contenti che anche il Consiglio comunale di Assemini possa lasciare un piccolo segno per il futuro conferendo la cittadinanza onoraria alla Senatrice Segre, perché è necessario mantenere vivi la testimonianza e il ricordo. L’azione di Liliana Segre ha un valore enorme, è fondamentale che i suoi racconti abbiano un’ampia diffusione e in futuro possano essere tramandati. Quei ricordi costituiscono una memoria collettiva e devono impedire che simili atrocità siano perpetrate anche in futuro».
La Sindaca Licheri nel suo intervento si è dichiarata orgogliosa della forte sensibilità del Consiglio, che ha dato un messaggio di approvazione unanime e di sostegno alla grande azione di testimonianza e di sensibilizzazione portata avanti dalla Senatrice Segre. «Dopo tanti anni di silenzio – dichiara la prima cittadina – Liliana Segre con grande coraggio ha deciso di condividere la sua terribile esperienza fatta di dolore, di solitudine, di tanta sofferenza. Lo fa per evidenziare l’importanza di qualcosa che non dobbiamo mai dare per scontato: la libertà. Porta avanti i valori e i principi che dovrebbero essere alla base del vivere quotidiano. Un vivere quotidiano che dovrebbe respingere con forza ogni forma di discriminazione razziale, sociale, politica, sessuale e dire no ai comportamenti che istigano odio e violenza fisica e verbale. Il nostro voto oggi comporta una grande responsabilità: l’impegno civile e morale a ricordare la Shoah, le persecuzioni subite dagli ebrei e il dramma degli italiani che hanno vissuto la deportazione, la prigionia e la morte. È un impegno a mantenere alta l’attenzione su ogni forma di violenza, perché purtroppo nel mondo ci sono ancora progetti di sterminio».
Sulla stessa lunghezza d’onda l’Assessora alla Cultura, Rachele Garau, che ha preso la parola dopo la prima cittadina: «Conferiamo la cittadinanza onoraria a Liliana Segre proprio in una giornata in cui il mondo ci chiede di ricordare. Non dobbiamo mai dimenticare ma soprattutto dobbiamo essere sempre vigili, affinché non venga mai più commesso lo stesso errore. La Senatrice Segre rappresenta un simbolo dei valori sanciti alla nostra Costituzione: la lotta alla barbarie e alla violenza, il riconoscimento dell’uguaglianza e della giustizia sociale».
Sono intervenuti anche i Consiglieri Antonio Scano, Gigi Garau, Matteo Venturelli, Vincenza Deidda e Sabrina Stara che hanno motivato con parole cariche di rispetto e stima il loro “sì” al conferimento della cittadinanza onoraria di Assemini a Liliana Segre.
Presente in Aula anche il signor Antonio Melis che nel corso di una cerimonia che si è tenuta questa mattina all’Auditorium di Cagliari ha ricevuto una Medaglia d’onore in memoria di suo padre, Pietrino Melis, deportato in Germania dall’8 settembre 1943 al 7 agosto 1945.
Dopo Decimomannu, che ha concesso la cittadinanza onoraria alla Segre il 28 novembre scorso, anche Assemini si aggiunge ai tanti comuni italiani che hanno deciso di assegnare la benemerenza alla Senatrice a vita.
Luca Pes
Chi è Liliana Segre
Nata a Milano il 10 settembre 1930, Liliana Segre è superstite dell’Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana. Di famiglia ebrea, dopo essere rimasta orfana di madre a pochi mesi dalla nascita visse col padre e i nonni paterni. Liliana Segre da bambina subì il dramma delle leggi razziali fasciste del 1938, in seguito alle quali venne espulsa dalla scuola che frequentava.
Il 30 gennaio 1944 venne deportata dal binario 21 della stazione di Milano Centrale al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, che raggiunse dopo sette giorni di viaggio.
Subito separata dal padre, che non rivide mai più, durante la selezione a Liliana Segre venne tatuato sull’avambraccio il numero di matricola 75190. Per circa un anno ai lavori forzati presso la fabbrica di munizioni Union, durante la sua prigionia subì altre tre selezioni.
Il 27 gennaio del 1945, dopo l’evacuazione del campo di Auschwitz-Birkenau, iniziò la marcia della morte verso la Germania durante la quale 56 mila deportati attraversarono la Polonia a piedi. Liliana Segre fu condotta al campo femminile di Ravensbrück e poi nel sottocampo di Malchow, nel nord della Germania.
Venne liberata dall’Armata Rossa il primo maggio 1945. Dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni che furono deportati ad Auschwitz, Liliana Segre fu tra i 25 sopravvissuti. Fece ritorno a Milano nell’agosto del 1945.
Il 19 gennaio 2018 è stata nominata Senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella «per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale».