L’amore gotico e underground di Jim Jarmusch: “Solo gli amanti sopravvivono”

Anche i vampiri hanno le loro regole sociali da rispettare

Una scena di "solo gli amanti sopravvivono"

Tempi difficili quelli del Covid-19, tempi di estrema prudenza verso gli altri e di limitazioni. L’essere umano vede ridimensionarsi il suo ruolo nei confronti della natura ed è costretto a seguire nuove regole per sopravvivere. Di regole e limitazioni parla anche il nostro consiglio cinematografico odierno, ma in riferimento a un’altra specie, fantastica e appartenente all’immaginario horror: i vampiri.

Il film è Solo gli amanti sopravvivono (2013) di Jim Jarmusch, regista statunitense famoso per le sue atmosfere underground lontane dal sogno americano che il cinema made in USA ha spesso esportato. Con quest’opera cinematografica, reinterpreta la figura del vampiro nelle sue accezioni romantiche, ma attenzione: dimenticate il sentimentalismo spiccio di Twilight o The Vampire Diaries perché le creature di Jarmusch sono molto più sfuggenti e profonde.

Protagonisti sono Eve (Tilda Swinton) e Adam (Tom Hiddleston), nomi che già dovrebbero far comprendere allo spettatore la longevità di questi personaggi. Sono innamorati, ma molto diversi l’uno dall’altro: Eve coltiva le sue passioni ancora con entusiasmo, mentre Adam è un musicista malinconico e sempre più insofferente nei confronti degli “zombie” (come i protagonisti definiscono gli umani). Come molte coppie di questi sfortunati giorni, Eve e Adam vivono a distanza, sebbene per loro volontà: la prima a Tangeri e l’altro a Detroit. Quando Adam sente di non avere più alcun appiglio verso il mondo, chiede a Eve di raggiungerlo ma la loro ritrovata vita insieme sarà turbata dall’arrivo della sorella di lei, la ribelle Ava (Mia Wasikowska).

I vampiri presenti nel film hanno molte più limitazioni rispetto a quelli che popolano le narrazioni romantiche contemporanee. Come da tradizione, non possono esporsi alla luce del sole e si nutrono di sangue umano, ma con parsimonia e scrupolosa attenzione affinché derivi da fonti sane. Una vita basata su regole ferree e sul senso della misura, limiti che se non rispettati possono portare ad amare conseguenze. Limiti che percepiamo quando Eve trova scomodo prenotare voli che abbiano solo scali notturni, quando Adam si accerta che il sangue che sta rubando dall’ospedale sia di buona qualità e in tante altre scene.

Jarmusch riesce a reinterpretare un tema classico dell’immaginario horror e romantico con gli elementi a lui cari: la musica, la vita lontana dalla “maggioranza”, i sentimenti mostrati senza cliché e in maniera atipica. Un film dalla trama semplice e sospesa, senza snodi eclatanti, in cui piuttosto rivestono grande importanza i dialoghi e la scrittura dei personaggi. Così come estrema attenzione è data a tutti gli elementi che definiscono l’atmosfera dark e poetica del film: colonna sonora underground, fotografia ricca di luci soffuse e set disordinati quanto ricchi di rimandi alla cultura del regista (da Lord Byron a Joe Strummer).

Un film che vi farà sentire meno soli nelle limitazioni che il coronavirus comporta e che siamo sicuri vi farà anche prestare attenzione all’importanza delle regole sociali ora in atto. Buona visione!

Marta Melis

La scheda

Film: Solo gli amanti sopravvivono         Regista: Jim Jarmusch

Anno: 2013        Durata: 123 min.          Pubblico: per tutti

La locandina di "Solo gli amanti sopravvivono"

 

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