L’arte contemporanea torna a ravvivare Cagliari: riaprono i centri del Consorzio Camù
Da giovedì 28 maggio è possibile tornare a visitare le mostre (prorogate) dei centri EXMA, Ghetto e Castello di San Michele
Dopo mesi di chiusura a causa dell’emergenza pandemica, giovedì 28 maggio hanno riaperto a Cagliari i Centri d’Arte e Musei del Consorzio Camù: Castello di San Michele, Ghetto ed EXMA; gli spazi culturali apriranno al pubblico dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 19.00. Tutti gli spazi si sono dotati di nuova segnaletica e cartellonistica indicanti le norme igienico-sanitarie da seguire all’interno degli ambienti espositivi, visitabili in turni di un’ora da un numero massimo di dieci persone. Per questa ragione, si predilige l’accesso sotto prenotazione, col rigoroso rispetto delle ormai famose norme relative agli ambienti pubblici chiusi: uso di mascherine, distanziamento di almeno un metro e igienizzazione delle mani grazie alla presenza di appositi totem rpovvisti di gel disinfettanti.
I centri prorogano tutte le loro mostre, la cui fruizione primaverile è stata bruscamente interrotta dalle normative anti-Covid.
All’EXMA continua quindi a essere visitabile la mostra MADE IN NEW YORK. KEITH HARING (Subwaydrawings) Paolo Buggiani e la vera origine della Street Art per addentrarsi nel panorama artistico della Grande Mela durante gli anni ottanta, milieu che ha visto la nascita del graffitismo. Al Ghetto è ancora possibile esplorare la mostra curata da Roberta Vanali a tema ambientale, Effetto Farfalla, che vede il contributo artistico di tante personalità dell’Isola. Infine, al Castello di San Michele ci si potrà ancora addentrare nell’arte incisoria della mostra Tempo e luoghi. Da Francisco Goya a Nino Dore, quinta tappa del progetto ON PAPER curato da Casa Falconieri.
Considerando il numero limitato di visitatori, le norme “restrittive” per visitare le mostre possono offrire l’opportunità di un’esperienza più intima nell’esplorazione delle sale: una realtà senza folla, capace di ridare alle opere lo spazio e il tempo che meritano per una fruizione ottimale. Una riapertura che permetterà di riscoprire il valore dell’arte contemporanea, all’insegna della prudenza così come della rinnovata qualità immersiva che solo gli spazi espositivi attentamente allestiti possono dare.
Marta Melis