Uta, tra i giovani spopola la skate mania
di Carlo Manca
Nato in California nei primi anni Cinquanta dall’idea di alcuni surfer oggi lo skateboarding è uno sport dilagante tra i giovani, talmente diffuso e praticato da essere stato inserito con surf e arrampicata tra gli sport principali del programma olimpico.
L’Italia si sta muovendo forte in questa direzione, Roma in primis ha investito molto e nel giugno 2022 ha ospitato addirittura la prima tappa delle qualificazioni alle prossime Olimpiadi di Parigi 2024.
A livello europeo la Spagna è attualmente il punto di riferimento con Barcellona che ha già organizzato mega eventi come l’Urban World Series-Extreme, con numeri da capogiro ed enormi ricadute economiche sul territorio.
Lo skateboarding rappresenta oggi uno degli sport preferiti dalla cosiddetta generazione z, i giovani nati a cavallo del 2000. Nativi digitali, bombardati di stimoli sin da piccoli, stanno prendendo le distanze da tanti sport classici per dedicarsi ad attività ad alto contenuto di divertimento ed adrenalina.
La pratica dello skateboarding inoltre è anche molto salutare. Quando si va sulle rampe o si provano i cosiddetti tricks, a lavorare è tutta la parte inferiore del corpo. Il che significa che vengono sollecitati glutei, quadricipiti, torso, muscoli posteriori della coscia, polpacci e caviglie. Anche il consumo calorico non è da poco, si parla infatti di oltre 300 calorie all’ora.
A questo si aggiungono i benefici a livello psicologico classici delle attività all’aria aperta, importantissimi per sfogare lo stress accumulato e vero toccasana per adulti e bambini.
Nel panorama nazionale gli skatepark si moltiplicano e nel centro nord ormai tutte le principali città vantano impianti di alto livello. In Sardegna ci sono diversi buoni impianti, soprattutto nelle principali città, tuttavia i praticanti non sono organizzati e finora sono mancate quelle iniziative a richiamo internazionale che negli anni scorsi hanno fatto fare il salto di qualità ad altre realtà della penisola.
Ad Assemini lo skatepark è stato realizzato già da tempo e tutt’oggi regolarmente frequentato ma l’assenza di un’associazione di riferimento lo rende preda dei vandali che ne fanno scempio. Nella vicina Uta è stato recentemente inaugurato un moderno skatepark al coperto, il primo in Sardegna, tanto atteso e finalmente realizzato grazie anche all’impegno dell’attuale amministrazione comunale, cui va il merito di aver capito il trend e di aver coinvolto nelle varie fasi i praticanti più attivi della zona. Decimomannu seguirà a ruota nel giro di poco tempo, il progetto per la realizzazione del nuovo skatepark è stato approvato e verranno investiti complessivamente quasi 100.000 euro. Una cifra all’apparenza alta ma in realtà appena sufficiente a realizzare una struttura adeguata ai nuovi sviluppi della disciplina, capace di far allenare i nostri giovani in strutture almeno simili a quelle presenti nel resto d’Europa. Considerato il fallimento del primo impianto, fatto realizzare senza tener conto delle specifiche tecniche e attualmente non omologabile, è auspicabile che per il nuovo progetto ci si confronti con le realtà che già operano nel settore, quali associazioni e tecnici federali, in modo da realizzare uno skatpark realmente rispondente alle necessità degli atleti.
Attualmente a livello regionale una delle associazioni più attive è di base proprio a Uta. Nata nel 2010 dalla visione e dalla caparbietà di Raffaele Cocco, l’asd Only Skate Park rappresenta oggi un vero punto di riferimento per tutti gli skater isolani. Ogni anno vengono organizzate circa 5-6 manifestazioni che culminano a settembre con uno degli appuntamenti più attesi in Sardegna, l’Agro Skate Contest. L’edizione 2022 appena conclusa ha ricevuto importanti riconoscimenti ed è stata inserita nel palinsesto ufficiale della settimana europea dello sport.
Il nuovo impianto è diventato punto di attrazione anche per i turisti stranieri e non è raro trovare inglesi o tedeschi far su e giù sulle rampe. L’associazione Only Skate conta complessivamente circa 70 iscritti e annovera tra i praticanti alcuni tra i ragazzi più promettenti a livello nazionale ed europeo. Nomi come Samuele Tronci o Alessandro Mudu, tra l’altro freschissimo campione europeo al Teenager Riot Skateboarding di Rotterdam, di cui certamente sentiremo parlare nei prossimi anni.
A trionfare nelle recenti olimpiadi sono stati giapponesi, americani e brasiliani, ma sognare si può e chissà che tra i nostri giovani ci sia già chi porterà in alto i Quattro Mori anche in questo sport.
Los Angeles 2028 è li che ci aspetta.