Luvumbo illude, il Frosinone ribalta e Lapadula la riprende al ’97. Allo Stirpe finisce 2-2
di Carlo Manca
Allo stadio Benito Stirpe è tempo di grandi emozioni. Il Cagliari è ospite della prima in classifica, il Frosinone. La squadra di Fabio Grosso è in ottima condizione, arriva da 6 vittorie consecutive e vuole la settima di fila per centrare un record storico.
Liverani dall’altra parte è circondato dalle polemiche. La squadra è reduce da una sconfitta e tre pareggi, sulla carta fa paura a tutti ma in campo viene spesso sottomessa anche da formazioni mediocri o semisconosciute. La piazza è stanca e ormai da settimane è partito il toto allenatori.
Il Cagliari si presenta con la novità Kourfalidis a supporto di Luvumbo e Lapadula, centrocampo con Viola, Rog e Nandez, difesa con Obert e Capradossi centrali, Carboni e Di Pardo sulle fasce, il solito Radunovic tra i pali.
I rossoblù partono forte e già nei primissimi minuti sfiorano il gol con Luvumbo. È il preludio del vantaggio. Al 13′ gran lancio di Carboni, lo stesso Luvumbo in progressione anticipa il portiere avversario e porta il Cagliari sullo 0-1.
Il Frosinone non si scompone e incomincia a ritrovare i suoi schemi, con il giovane Mulattieri che si affaccia sempre più spesso dalle parti di Radunovic. Al 32′ arriva il pareggio. Bel cross di Garritano e colpo di testa di Rohden. Il Cagliari accusa il colpo e i padroni di casa ci provano ancora ma senza successo.
Il primo tempo si chiude sull’1-1.
Nella ripresa i rossoblù scendono in campo più decisi e ci provano subito con Rog e Luvumbo. Gradualmente però il Frosinone si fa sempre più intraprendente e al 66′ Mulattieri serve Insigne che con un gran sinistro a giro da fuori area fa esplodere lo Stirpe. Il numero 94 firma davvero un gran bel gol, sicuramente uno dei più belli del campionato.
I padroni di casa si sentono sicuri e controllano il gioco, il Cagliari ci prova all’85’ con Kourfalidis ma tutto sembra pronto per festeggiare la storica settima vittoria di fila. I cinque minuti di recupero stanno per finire ma nell’ultimo assalto del Cagliari Lapadula viene colpito al volto. Per l’arbitro non ci sono dubbi, è rigore. Il numero 9 sente la grande pressione addosso ma rimane freddo e spiazza il portiere, 2-2 e festa rovinata.
Non c’è neanche il tempo di realizzare l’accaduto che nell’azione successiva Makoumbou lancia Lapadula sul filo del fuorigioco, cross al centro per il neoentrato Pavoletti e palla in rete. I rossoblù esplodono ma quando tutto sembra finito arriva il verdetto implacabile del var, la punta della scarpa di Lapadula era davanti, fuorigioco e gol annullato.
Si torna a casa con il quarto pareggio di fila e la consapevolezza che questo organico ha tutto per vincere in ogni campo. Purtroppo però servono i punti e di questi finora ne sono arrivati davvero pochi.
Liverani nel post gara: “Avevamo assaporato una vittoria che avrebbe significato -3 dal terzo posto. Poteva essere quella scintilla che a livello mentale e di entusiasmo ci avrebbe aiutato a preparare la partita di sabato con positività. Questo però mi fa capire che basta poco e questo poco dobbiamo cercarlo ogni partita, sperando che quella di sabato sia l’occasione giusta”.