Arriva il grande giorno, Ranieri sbarca a Cagliari tra le feste dei tifosi
di Carlo Manca
Claudio Ranieri torna ufficialmente alla guida del Cagliari dopo trent’anni. Memorabile la cavalcata con i rossoblù dalla C alla A, impresa che lo lanciò giovanissimo tra i grandi allenatori.
Questa volta non è serie C ma l’obiettivo non cambia.
Nella conferenza stampa di presentazione il neo tecnico è molto chiaro:
“Ritorno a Cagliari con un entusiasmo enorme. Qui sono diventato allenatore, da quell’esperienza ho sempre attinto le motivazioni più profonde nei momenti di difficoltà. Oggi ho l’esperienza per gestire questa situazione e per mettere le basi di un progetto a lungo termine. Questa è una sfida che sento mia.
Prometto entusiasmo, lavoro e ancora lavoro.
L’organico vanta elementi che le concorrenti si sognano. Ma tanto fa la motivazione di ognuno e per raggiungere certi traguardi ho bisogno solo di persone che ci credono.
In tanti qui non hanno ancora capito dove giocano. Per le squadre di B fare risultato contro società storiche come il Cagliari o il Genoa vale già metà campionato. La serie B non è il nostro posto, lo so io e lo sa il resto d’Italia. Abbiamo il dovere di ambire.
Non ho ancora un modulo in testa, prima voglio vedere i giocatori con i miei occhi. Sappiamo tutti quanto il rendimento del singolo possa cambiare da tecnico a tecnico. Sarà importante anche vedere come i giocatori legano e si intendono tra loro. Il calcio è un gioco di squadra, quello che conta è il collettivo”.
Il ds Bonato: “Dopo la sconfitta di Palermo abbiamo rivalutato il progetto sportivo e deciso per un cambio. Claudio Ranieri è stato il primo nome nella lista. Grazie alla sua volontà e a quella del presidente Giulini c’è stato subito un accordo.
Sul mercato saremo molto attenti ai nuovi innesti, pochi e mirati. Nainggolan? È presto per parlarne. Su Nandez per ora solo voci, lui per noi è un giocatore importante e se qualcuno lo vuole dovrà presentarsi con offerte molto concrete”.