Decimomannu. Intervista a Leopoldo Trudu, candidato della lista civica “Cresciamo”
di Sandro Bandu
Grande successo ha registrato la nostra intervista doppia – che complessivamente ha superato le 20mila visualizzazioni in pochi giorni, pubblicata nel nostro sito online www.vulcanonotizie.it e ancora disponibile per chi fosse interessato – ai due candidati sindaci Leopoldo Trudu e Monica Cadeddu alle prossime elezioni comunali che si terranno a Decimomannu nei giorni 28 e 29 maggio.
Una campagna elettorale serena ed educata, i due candidati d’altronde sono amici e l’intervista si è conclusa con un caloroso abbraccio: questa è la politica che vogliamo, che si confronta sulle idee e sulle proposte programmatiche e non sugli insulti e attacchi personali, poi sarà il cittadino a decretare chi più merita la palma del primo cittadino.
In questo numero riproponiamo le interviste implementate con ulteriori precisazioni sul loro programma elettorale.
Leopoldo Trudu – 56 anni, sposato e padre di tre figli, impiegato -, è il candidato sindaco della lista civica “CRESCIAMO”, tifa per il Cagliari e il suo cibo preferito è lo spezzatino. Crede in Dio ed è favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Il suo orientamento politico è il centrosinistra e la sua preferenza tra i politici nazionali va ad Enrico Letta per la sua pacatezza e competenza. Al contrario non ammira di certo il rappresentante del centrodestra Ignazio La Russa perché lo trova alquanto arrogante.
Salve Leopoldo, quando hai iniziato a fare politica?
Diciamo che ho iniziato ad interessarmi di politica a 18 anni, anche perché già quando frequentavo le scuole superiori e facevo il rappresentante di istituto mi attirava e mi piaceva interessarmi dei problemi della comunità in cui vivevo. La mia prima candidatura in Consiglio comunale arrivò quando avevo 23 anni.
Cosa ti piace e non ti piace della tua avversaria Monica Cadeddu?
Di Monica mi piace la caparbietà e volontà che mette in campo quando deve risolvere un problema e nel contempo di lei non mi piace, sarà un paradosso, proprio questa caparbietà perché talvolta arriva all’accanimento…
Ti piace o non ti piace Decimo oggi?
Decimo mi piace sempre anche se vi sono molti aspetti da migliorare; non mi piace, e la cosa mi rattrista molto, la chiusura continua delle attività commerciali che ha comportato per i decimesi, a parte la spesa alimentare, il doversi recare altrove.
Voi due avete governato insieme negli ultimi due mandati, a parte l’ultimo anno in cui la sindaca Anna Paola Marongiu ha revocato gli incarichi e le deleghe assessoriali a Monica Cadeddu: avete lavorato bene?
Abbiamo sicuramente fatto molto bene nel primo mandato; nel secondo invece, vuoi per il biennio penalizzato dalla pandemia del Coronavirus, vuoi per le frizioni in maggioranza vi è stato un calo di attenzione.
In quale settore potevate fare meglio?
Sicuramente nella riqualificazione energetica e nella viabilità.
Ha fatto bene la sindaca Marongiu a revocare le deleghe a Monica Cadeddu?
Per le motivazioni che ha detto la sindaca ritengo di sì.
Quali sono queste motivazioni?
Intanto c’è da ammettere che in maggioranza vi erano delle tensioni e frizioni, però la sindaca ha sempre detto che ha fatto questo passo per meri problemi personali.
Sei a favore del reddito di cittadinanza?
Un sì tiepido. Io ritengo che il 90 per cento delle persone che ricevono il reddito di cittadinanza vorrebbero lavorare per dare in cambio qualche prestazione per quanto ricevono. Occorre quindi una rimodulazione del reddito di cittadinanza: le persone che ricevono questo sussidio, in questo periodo difficile della loro vita, devono essere messe a disposizione della comunità, magari inserendole in settori della pubblica amministrazione, nell’ambiente, nella gestione del verde pubblico e così via.
Passiamo adesso al tuo programma: illustraci i tre punti principali.
Il mio primo punto sul quale conto molto è l’acquisizione degli stabili dell’ex ENAIP. Qui abbiamo ricevuto un finanziamento di 2 milioni e 400mila euro dalla Regione Sardegna per l’acquisto e la riqualificazione di questa area e questi edifici, vorremmo farne il centro pulsante di Decimo. Noi vogliamo ridare il suo originale ruolo a questo centro: in primis ricreando un’area dedicata alla formazione professionale e ai mestieri, realizzare l’università della terza età, dedicare uno spazio ricreativo per i giovani con la nascita della consulta. Dare respiro all’associazionismo e uno spazio per il museo dell’arte, dell’aeronautica, della ferrovia. Uno spazio per la Caritas e integrazione sociale e aprire uno sportello a tema di supporto alla cittadinanza.
Secondo punto.
I parchi del benessere. Per noi è importante lo sviluppo e la riqualificazione del parco comunale, del Polo fieristisco a cui si aggiunge l’acquisto dell’adiacente “olivario”, che andranno messi in stretta connessione con il percorso ciclopedonale de “Il parco dei due fiumi” e con il Ponte di via Nazionale. Il progetto, finanziato con i fondi del PNRR, rappresenterà un’importante occasione di sviluppo per il nostro paese, creando occupazione e incentivando il turismo culturale, sportivo e ricreativo. L’area fieristica e le area adiacenti saranno, infatti, riqualificate con la realizzazione di un’arena grandi eventi e di un’oasi paesaggistica dove sorgeranno un’agri-campeggio, un’area sosta per camper-auto-moto, uno spazio polivalente, il parco delle farfalle, orti urbani. Il parco comunale “Santa Greca” verrà riqualificato con il potenziamento della bar/club-house, con la costituzione di un parco avventura, di una piscina civica e di un centro benessere. Inoltre, l’intera area oggetto di interventi sarà attrezzata con dotazioni per la pratica di attività sportive all’aperto e la realizzazione di un’area lettura ludico-ricreativa.
Terzo punto.
Efficientamento e risparmio energetico. Qui nel passato non abbiamo fatto molto e adesso dobbiamo migliorarlo. La transizione energetica impone l’utilizzo delle energie rinnovabili con lo scopo di ridurre l’inquinamento atmosferico, promuovere l’eco-efficienza e abbattere i consumi di energia primaria negli edifici pubblici e privati. Per migliorare l’efficienza energetica si rende necessario utilizzare tecnologie a risparmio energetico, a ridotta impronta carbonica e ambientale, capaci di generare energia elettrica eliminando la dipendenza da combustibili fossili e ridurre così i costi dell’energia utilizzata. Considerato che sia le Istituzioni che i cittadini da consumatori possono diventare produttori di energia, per quanto attiene gli immobili comunali intendiamo operare con i seguenti obiettivi: 1) riqualificazione degli edifici e ammodernamento degli impianti utilizzati per il riscaldamento e il condizionamento degli immobili comunali, anche con pannelli fotovoltaici; 2) ottenere il miglioramento energetico garantendo risultati positivi in termini di risparmio e riduzione dei costi per l’energia sopportati dall’amministrazione; 3) favorire gli interventi di efficientamento energetico nelle abitazioni private con la realizzazione di sportelli dedicati al cittadino quale supporto all’iter di accesso ai finanziamenti disposti da RAS, Ministero della transizione energetica, PNRR, valutando anche la possibilità di istituire delle Comunità energetiche tra istituzioni, imprenditori e cittadini.
Nell’ultima festa di Santa Greca, quella del 1 maggio che noi decimesi chiamiamo “piticheda”, sono stati distrutti i bagni del Polofieristisco: Decimo è un paese violento?
No, violento no. Anche se ogni tanto si verificano atti di vandalismo e non nego che quest’ultimo atto vandalistico e increscioso mi ha fatto star male una notte intera.
Se si identificassero i vandali che provvedimenti assumeresti nei loro confronti?
Non ho titoli per prendere provvedimenti in merito, ma penso che si debbano identificare gli autori di queste malefatte per richiedere il risarcimento danni e magari fargli fare un percorso di servizio civico.
Le nostre campagne sono invase dai rifiuti: cosa prometti di fare?
è una cosa triste questa dell’abbandono selvaggio dei rifiuti nelle campagne: sicuramente occorre più vigilanza e controllo, foto trappole e maggior collaborazione con le associazioni di volontariato ambientali presenti nel nostro paese. Inoltre bisogna far ricerca di contributi regionali per la bonifica di queste zone: purtroppo le nostre casse comunali non riescono a far fronte a questa brutta piaga.
SS 130: il cavalcavia è un’opera che aspettiamo da 40 anni: perché è ferma?
Questa è un’opera necessaria per il nostro paese e non sappiamo perché sia ferma. Io mi adopererò con incontri con i sindaci interessati, con le popolazioni, con il comitato che si è appena costituito e ritengo assolutamente necessario un presidio continuo e pressioni sul commissario straordinario per le opere pubbliche che è il presidente della Regione Sardegna Solinas.
Hai avuto difficoltà a reperire i candidati per la tua lista civica?
Nessuna difficoltà.
Quale candidato ruberesti al tuo avversario?
La qui presente Monica perché abbiamo lavorato bene insieme in Giunta e in consiglio.
Un ultimo consiglio alla tua avversaria…
Non si possono dare dei consigli a Monica, inoltre in questa circostanza non conviene!