Addio a Ettore Sergi, apprezzato Direttore didattico per quasi 30 anni
di Alberto Nioi
Ettore Sergi è stato dal 1972 sino al 2000 un apprezzato e stimato direttore didattico delle scuole elementari cittadine che, dopo aver insegnato in diversi centri dell’isola scelse Assemini quale sede per la sua carriera lavorativa e per metter su casa e famiglia.
Nato nel 1931 ci ha lasciati il 3 gennaio scorso, all’età di 84 anni, dopo una breve malattia. Ancora vivo in gran parte degli asseminesi, e soprattutto tra la folta schiera di insegnanti che con lui si sono formati, il ricordo di un uomo che è stato persona di cultura, educatore, innovatore e profondo conoscitore dell’istituzione scolastica.
Ettore Sergi fu anche protagonista di una lunga stagione politica negli anni a cavallo fra i ’60 e ’70, durante i quali fece parte di alcune delle giunte comunali guidate dai sindaci Fedele Lecis prima e Pietro Dessì dopo. Fratello di Gerardo Sergi, Medaglia d’Oro, brigadiere dei carabinieri che nel marzo del 1944 assieme ad altri 334 fra civili e militari – tra cui otto giovani sardi – venne giustiziato nell’eccidio delle Fosse Ardeatine in Roma, Ettore ha vissuto sin dalla giovane età (Gerardo era più grande di 13 anni) nel dolore della perdita del povero fratello, che rimase vittima del massacro nazista a soli 26 anni.
Lamentava la disattenzione delle istituzioni nel non aver dedicato al fratello martire neppure una strada, una piazza. Spesso si recava con la moglie Beatrice nella capitale, per rendere omaggio alla memoria di Gerardo, visitando il sacrario dedicato a quei martiri e alle carceri di via Tasso, dove il giovane brigadiere venne rinchiuso prima di essere fucilato. Ettore amava molto la poesia, ed è con una sua breve poesia che chiudo questo mio personale ricordo di un uomo intelligente e colto che ha dato tanto alla sua comunità.
La poesia fu scritta nel giugno del 2004, in occasione della dedica della Caserma dei Carabinieri di Dolianova, a Candido Manca, altro brigadiere vittima delle Fosse Ardeatine. Era esattamente il 27 giugno del 2004, ed Ettore venne invitato quale fratello di Gerardo, e nel corso della cerimonia, a Candido dedico questa poesia:
Versi per un eroe
VIANDANTI, che andate distratti per le strade di questa città;
RAGAZZI, che andate giocando, a gara, coi pari d’età:
MADRI, penose e operose, felici di essere spose;
GIOVINETTE dichiuse agli amori, nel petto il profumo dei fiori;
UOMINI e VECCHI silenti, che sapete di storie dolenti;
i passi e le voci FERMATE!
Leggete… un’ave levate;
Il nome di MANCA ONORATE!!