Grazie, Erasmus!
di Alessio Caria
Avevo sentito parlare di Erasmus studio in vare occasioni. Ho sempre pensato che fare delle esperienze di studio all’estero potesse essere una grande opportunità e, una volta giunto al terzo anno di università, non mi sono di certo lasciato scappare una tale occasione.
“Fai l’Erasmus”, mi dicevano molti, “sarà l’esperienza più bella della tua vita”. Li ascoltavo, si, ma pensavo che la maggior parte delle volte le loro fossero delle semplici frasi di circostanza. Con quelle parole impresse nella mente e con due valigie cariche di incertezza e voglia di fare sono partito il 2 settembre 2017, con un biglietto di sola andata per Madrid. Devo ammettere che nei giorni che precedevano la partenza l’ansia per l’inizio di una nuova esperienza si faceva davvero sentire. Per la prima volta avrei vissuto 5 mesi lontano da casa. Il timore e la preoccupazione si mescolavano però al desiderio di scoprire cosa una grande capitale europea potesse offrirmi e alla voglia di vivere a pieno il mio Erasmus.
Quasi sette mesi dopo l’inizio di tutto mi trovo qui, a casa, a ripensare a quanto tutte quelle parole che mi erano state dette prima della partenza fossero vere. L’Erasmus è stata senza dubbio l’esperienza più bella della mia vita. Mi dicevano che mi sarei divertito, che sarei andato alle feste, che avrei conosciuto tante nuove persone: tutto vero. Ma a Madrid ho capito l’Erasmus non è solo questo, è davvero molto di più. È imparare a conoscere e conoscersi, è crescere e vivere, è un’esperienza grandiosa che mi sento di consigliare a tutti i ragazzi della mia età. Grazie all’Erasmus si cresce, si impara ad affrontare da solo molti problemi e situazioni scabrose. Si vince la lontananza dai propri cari e si incontrano miriadi di persone provenienti da tutto il mondo. Si viaggia, si visita dei luoghi nuovi e si conosce. Si impara una nuova lingua, nel mio caso lo spagnolo, grazie anche alla convivenza con due ragazzi del posto, si sperimentano nuovi metodi di studio e si lavora in un diverso modo.
A distanza di vari mesi posso affermare che Madrid è diventata la mia seconda casa. Appena arrivato mi sentivo spaesato essendo stato catapultato da un giorno all’altro dal mio paese della Sardegna in una grande città. Eppure, lentamente, le sue strade, i palazzi, gli splendidi monumenti, la tanta gente per le strade si sono convertiti nella mia quotidianità. Mi sento in dovere di consigliare l’Erasmus a tutti coloro che hanno l’occasione e la possibilità di farlo. Si scrivono e si dicono tante belle parole a riguardo, come ho appena fatto io d’altronde, ma la vera essenza dell’Erasmus si capisce solo vivendo a pieno una tale esperienza. Non saranno dei semplici mesi all’estero, sarà un qualcosa che vi aiuterà a crescere e vi cambierà la vita, facendovi vedere il mondo da un’altra prospettiva, quella della curiosità verso altre culture e della voglia di vivere.
Come dice il motto stesso dell’Erasmus, “Once Erasmus, forever Erasmus”, una volta Erasmus, per sempre Erasmus.
Vulcano n° 95