Sapori di Sardegna
di Sara Saiu
Mangiare è un vero e proprio atto di amore per corpo e mente, è un momento di condivisione con chi ti siede accanto e un momento in cui i sensi vengono tutti messi in funzione. Ancor meglio mangiare un piatto tipico nel suo luogo di origine. L’Italia è famosa in tutto il mondo per la sua dieta mediterranea, straordinariamente ricca di sapori, nutrienti e varietà di pietanze. Ogni regione ha i suoi piatti tipici e alcune regioni in maniera particolare hanno piatti tipici in ogni paese! Ne è un esempio indiscusso la Sardegna, terra amata dai conterranei e dai turisti non solo per le attrattive naturalistiche e culturali, ma anche per il suo patrimonio culinario autoctono. Dal nord a sud ci si perde nei pani di cui ne sono a capo il carasau, su coccoi e il civraxiu. Ci sono poi i primi: culingionis o culurgiones a seconda della località, fregola, malloreddus, maccarrones sono le paste più famose. Ci sono poi le tantissime zuppe che accompagnano i pranzi domenicali, per non parlare dei secondi piatti che vedono protagonisti le carni di agnello e di maiale nonché le innumerevoli varietà ittiche che ci offre il mare. Concludere un pasto senza un dolce e un ammazza caffè è impossibile! E qui ci si sbizzarrisce tra bianchini, caschettas, gaefus, pan’e saba, pardulas, pirichittus, pistoccheddus, sebadas, eccetera eccetera. Si vede che amo i dolci? Infine un bel cin cin con un buon mirto casereccio o un’acquavite. Che dire, il pranzo è servito! Tutto questo ben di Dio fa parte del patrimonio culturale da preservare. Per fortuna le nuove generazioni portano avanti le tradizioni culinarie custodendo le vecchie ricette delle nonne e talvolta adattandole alle attuali esigenze e gusti culinari. Sta un po’ a tutti noi dedicarsi, quando possibile, ad aprire il ricettario e mettere le “mani in pasta”. Se il risultato non sarà quello desiderato poco importa, avremo comunque fatto rivivere nelle nostre cucine un po’ della nostra straordinaria cultura e tradizione. Buon appetito!