E vissero per sempre felici e contenti
di Sara Saiu
E le senti dire “è da quando sono bambina che sogno di indossare un vestito bianco”, le sognatrici forgiate dalla Disney, quelle che attendono che il principe azzurro giunga a galoppo in groppa al suo cavallo bianco e prometta loro di amarle per tutta la vita. Che bell’immagine, per carità, ma quanto spesso la principessa cade da cavallo? O il principe viene disarcionato dal suo amico fedele? L’amore tra due persone che si uniscono in matrimonio rappresenta le fondamenta di quello che si andrà a costruire sulla base di una promessa: “io, accolgo te, come mia/o sposa/o. Con la grazia di Cristo, prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”. Tutti i giorni della mia vita è la parte di promessa che ad alcuni pesa come un macigno. Un impegno a tempo indeterminato spaventa i più ma gli stessi non demordono, vogliono organizzare la tanto attesa festa e trascorrere il giorno più bello della loro vita. I preparativi creano stress pre traumatico da nozze, ma con l’aiuto di una squadra di wedding planner Romeo e Giulietta, ehm, Renzo e Lucia, ehm principe azzurro e Cenerentola, riusciranno nel loro intento. Vestito, fiori, confetti, bomboniere, menù, auto, fotografo, trucco e parrucco richiedono un certo dispendio di energie e di soldi. Il matrimonio si fa, gli sposi si sono tolti un peso e gli ospiti possono tranquillamente criticare il trucco della sposa troppo vistoso e la torta con troppa panna. E adesso che la festa è finita? La promessa va rispettata, per il resto della nostra vita, e disattendere una promessa sarebbe un vero e proprio disonore. Eppure basta guardarsi intorno per vedere coppie che scoppiano, che si tradiscono o, ancor peggio, i separati in casa. La favola che termina con “e vissero per sempre felici e contenti” non è sempre attuale e attuabile come nei nostri libri per bambini.