Intervista a Paolo Truzzu, candidato presidente del centrodestra

 

 

a cura di Fabio Meloni

 

Paolo Truzzu, 1972, laureato in Scienze politiche, funzionario pubblico, già consigliere regionale, attualmente sindaco di Cagliari, è il candidato presidente della lista del centrodestra.

Quali sono le liste che la sostengono?

 Le liste che mi sostengono sono Fdi, Fi, Riformatori, Lega, Psd’az, Udc, Sardegna al centro 20venti, Alleanza Sardegna-Partito liberale italiano, Dc con Rotondi.

Come immagina e vorrebbe la Sardegna del futuro?

 Un luogo nel quale vivere bene, in grado di attrarre persone e investimenti. Un’isola all’avanguardia nell’approvvigionamento energetico, capace di coniugare la storia millenaria con la ricerca scientifica. Un’isola che si occupa dei suoi anziani, penso infatti ad una legge innovativa sull’invecchiamento attivo.

I primi 5 provvedimenti che assumerà in caso di una sua vittoria alle elezioni.

 Le posso dire quali sono i temi della mia campagna: lotta allo spopolamento, bonus natalità, isola della scienza, isola dell’idrogeno, sostegno all’impresa, infrastrutture e spendita celere di circa 14 miliardi a disposizione della nostra Isola.

Cosa lascia la Giunta Solinas in positivo e in negativo?

 Sono concentrato sul lavoro da fare adesso, guardo al futuro.

Sanità: liste d’attesa, carenza di medici e infermieri nelle strutture pubbliche e carenza di medici di base; ospedali periferici da chiudere per potenziare quelli delle città più importanti? La vostra idea per riorganizzare la sanità sarda.

 Non faremo rivoluzioni inutili. Borse di studio solo agli studenti sardi, rafforzare la medicina territoriale, sfruttare i fondi Pnrr per la telemedicina. Per troppo tempo ci siamo concentrati sulla dimensione degli ospedali: non è ciò di cui abbiamo bisogno.

Scorie Nucleari: la Sardegna, anche tramite un referendum e con successivi atti regionali, si è espressa chiaramente contro i depositi di scorie nucleari sul territorio. C’è la possibilità che il Ministero della difesa indichi un’area militare dove realizzare depositi per le scorie nucleari: lo ritiene un rischio fondato?

 L’ho già detto mille volte: non ci saranno scorie nucleari in Sardegna.

Il Senato ha approvato il disegno di legge sull’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario. Se la legge dovesse arrivare ad approvazione definitiva così com’è, quali conseguenze ritenete possano esserci per la Sardegna?

 Per me è un modo per dare maggiore responsabilità ai territori. La vedo come una sfida a fare bene, a spendere celermente le ingenti risorse che abbiamo disposizione in progetti concreti. Non dimentichiamo il riconoscimento dell’insularità, inserita in Costituzione. Non credo ci siano problemi: solo la nostra capacità di essere competitivi. Poi, sul nuovo statuto, sarà necessario aprire un grande dibattito culturale nella società sarda.

La riduzione del numero dei parlamentari nel 2020, il ricorso sempre più frequente ai decreti-legge da parte del Governo, l’ipotesi dell’elezione diretta del presidente del Consiglio, da parte dei cittadini: è finita l’epoca delle Repubblica parlamentare?

Non credo. Penso, è la nostra posizione storica, che il capo del governo debba essere eletto direttamente e avere più poteri. Ma il Parlamento ha una funzione fondamentale: fa le leggi, discute, controlla. Francamente, non vedo il problema.

Nel 2014 Francesca Barracciu del Partito Democratico, nel 2019 Mario Puddu del M5S, adesso Christian Solinas del Psd’Az, potenziali candidati alla presidenza della Regione, sono stati raggiunti da provvedimenti giudiziari prima delle elezioni. Come interpretate questi fatti? Ritenete che, benché solo indagati, etica voglia che i politici debbano fare un passo indietro per rispetto della collettività?

 Io sono un garantista da sempre, non certo un giustizialista. Non commento fatti del genere. Sta poi alle riflessioni personali decidere o meno il fatidico passo indietro.

Ultima domanda. Perché gli elettori devono votare lei e la sua coalizione?

 Ho le ricette giuste per mettere in cammino la Sardegna. So come coinvolgere le comunità locali, le associazioni, gli ordini professionali. Credo in un patto tra giovani e anziani per la Sardegna del vivere bene. So come fare per spendere con concretezza le ingenti risorse che abbiamo a disposizione.

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