Intervista a Maria Laura Orrù candidata consigliere della lista Alleanza Verdi Sinistra per Alessandra Todde presidente
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a cura di Giovanni Boi
Salve dott.ssa Maria Laura Orrù, si presenti.
Mi chiamo Maria Laura Orrù, sono nata a Delft (Olanda) nel 1982. Sono laureata in Ingegneria Edile-Architettura e per anni ho svolto la libera professione. Sono stata campionessa mondiale di pattinaggio velocità, sono iscritta all’Albo d’oro del Coni ed è stato un grande onore ricevere la Medaglia d’oro al valore atletico. Nel 2006 mi sono avvicinata alla politica come attivista. Attualmente sono consigliera regionale del gruppo Alleanza Verdi Sinistra e Sindaca del Comune di Elmas.
Com’è nata la scelta di candidarsi?
Sono stata per cinque anni all’opposizione in Consiglio regionale e abbiamo difeso la Sardegna dal peggior governo di cui la Sardegna abbia memoria. La mia ricandidatura nella lista Alleanza Verdi Sinistra a sostegno della candidata presidente Alessandra Todde è una scelta naturale. Abbiamo l’opportunità di imprimere una svolta per la nostra regione dopo i disastri della Giunta Solinas. Ho voluto partecipare attivamente al cambiamento mettendo tutto il mio impegno e l’esperienza maturata in questi anni.
Come procede la campagna elettorale?
Benissimo! Abbiamo deciso di incontrare le persone e metterci prima di tutto in una posizione di ascolto. Le cittadine e i cittadini avevano bisogno di trovare qualcuno che raccogliesse le loro esigenze e le tramutasse in un impegno politico preciso. Noi di Alleanza Verdi Sinistra abbiamo cercato di fare questo prima di tutto e la risposta da parte dell’elettorato è stata molto positiva. C’è ancora tantissima gente che si appassiona alle idee e crede nella politica. Non la politica degli slogan e della propaganda, ma quella fatta di concretezza e visione. Per questo abbiamo sintetizzato in due parole la nostra idea di Sardegna: un sogno, un progetto. Il sogno ci dà la prospettiva futura, il progetto ci dà le istruzioni operative per raggiungerlo.
Le prime 3 sfide da affrontare da parte della sua coalizione?
In questi mesi abbiamo girato l’Isola cercando di non vendere illusioni, ma rivendicando concretamente la nostra idea di Sardegna, con la consapevolezza che bisogna occuparsi prima di tutto delle emergenze: sanità, trasporti/mobilità ed energia. Ma anche presentando un progetto di sviluppo che offra opportunità di sviluppo ai nostri giovani e alle nostre imprese per renderle competitive nel mercato nazionale e internazionale. A mettere tutto in connessione c’è la necessità di risolvere il problema più annoso, il lavoro, non solo per chi in Sardegna ci vive, ma anche per chi in questa Terra ci vuole restare o soprattutto ritornare.
I primi provvedimenti da affrontare per il suo territorio.
L’area che gravita intorno alla SS 130 è stata interessata negli ultimi anni da un grande sviluppo e da una importante crescita demografica. Moltissime persone hanno scelto di vivere nei comuni compresi tra Elmas e Villasor e molte aziende hanno investito sul territorio. è quindi quanto mai necessario fare un ragionamento corale per migliorare i collegamenti e la viabilità. Urge mettere in sicurezza la strada statale 130 nell’ottica di agevolare la vita quotidiana delle cittadine e dei cittadini, implementare il trasporto pubblico (su gomma e su rotaia) e completare la rete ciclabile tra i vari comuni e il capoluogo. Sul nostro territorio insiste anche l’infrastruttura più importante della Sardegna, l’Aeroporto di Elmas. Serve aprire una riflessione importante che metta insieme la tutela dei cittadini della zona, le necessità di sviluppo e il diritto alla mobilità dei sardi. Abbiamo un patrimonio ambientale molto importante e riconosciuto a livello internazionale, la laguna, che necessita la costituzione di un parco con regole chiare e capaci di stimolare lo sviluppo anche economico del territorio. Penso ad attività come la pesca e il turismo verde. Uno dei miei sogni è quello di creare un percorso delle Chiese campestri della laguna, beni culturali di straordinario pregio da mettere in connessione con circuiti ciclopedonali e con le vie d’acqua.
C’è un tema che le sta particolarmente a cuore?
Sì, c’è un tema di cui purtroppo si parla troppo poco, ma che è decisivo per il futuro dell’Isola: l’educazione e l’istruzione delle giovani generazioni. Io credo che sia necessario partire da un concetto: l’educazione deve essere frutto di un ragionamento di comunità. Tutti coloro che in una comunità hanno a che fare con le bambine e i bambini, con le ragazze e i ragazzi, devono sentirsi parte attiva della loro formazione. Per questo è necessario parlare di comunità educante: le famiglie, la scuola, le associazioni (culturali, sportive, ricreative), la parrocchia, le istituzioni devono essere supportate da progetti di valenza regionale e nazionale per poter incidere positivamente e concretamente sullo sviluppo e la crescita virtuosa delle future generazioni. Bisogna sì avere una legge sulla scuola sarda, ma spingendosi oltre il solo concetto di istruzione per dare vita a un progetto formativo ed educativo a 360 gradi.
Perché gli elettori dovrebbero votare per lei e per la sua coalizione?
La coalizione di cui fa parte il mio gruppo Alleanza Verdi Sinistra guidata da Alessandra Todde è l’unica che può imprimere una svolta decisiva al futuro della Sardegna. La destra ha solo cambiato il candidato presidente, ma resta la stessa che ha portato l’Isola al disastro degli ultimi 5 anni. Le liste a sostegno di Alessandra Todde sono composte da persone competenti che in questi anni hanno difeso la Sardegna dagli attacchi al territorio, alla sanità, ai trasporti e all’ambiente. Personalmente voglio potermi assumere concretamente la responsabilità di incidere in questo cambiamento. Per farlo ho bisogno del voto e del sostegno di tante persone.