Martino Deidda è il nuovo segretario del Partito Democratico Circolo di Decimomannu
di Alessio Caria
Il 29 novembre scorso, presso i locali del Centro Polifunzionale di piazza De Gasperi, si è svolto il congresso del Partito Democratico Circolo cittadino di Decimomannu. I tesserati decimesi al Partito Democratico sono attualmente 175 e, in quella fredda serata di mercoledì, ben 130 tesserati sono intervenuti per eleggere il segretario e rinnovare il direttivo cittadino. Nella stessa occasione sono stato eletti anche il segretario e i delegati all’Assemblea Provinciale.
Alla fine dello spoglio è risultato eletto nuovo segretario, che sostituisce l’uscente Alberta Grudina, il 39novenne, cardiologo di professione, Martino Deidda con 86 voti, che ha avuto la meglio su Luigi Palmas che ha raccolto 40 voti.
L’elezione di Martino Deidda, uomo fuori dagli schemi e volto nuovo della politica decimese, potrebbe rappresentare un punto di svolta nel nutrito e vivace Circolo del Partito Democratico decimese. Lo abbiamo incontrato per conoscere il suo programma e come intende procedere in futuro.
Salve segretario, come sta vivendo questa elezione?
“Ne sono felice, ma al contempo sento la responsabilità di cercare di non deludere quanti mi hanno dato fiducia; è la mia prima esperienza di politica attiva e spero di riuscire a dare una risposta concreta ed efficace alle esigenze che mi sono state manifestate nel periodo della candidatura”.
Quali sono queste esigenze?
“Una di quelle espresse con più forza è stata sicuramente quella dell’unità: la dialettica è senza dubbio la base della vita democratica e contribuisce ad arricchire il dibattito politico – inteso nel senso alto del termine – ma deve finalizzarsi in una sintesi, altrimenti rimane mero scontro ideologico. La talora eccessiva pluralità di opinioni è stata spesso uno dei limiti del PD; credo che dovremmo lavorare per renderla invece un punto di forza, cercando di modularla ed indirizzarla al raggiungimento di quegli obiettivi che non possono non essere condivisi tra quanti si riconoscono in uno stesso partito. Sono convinto che con questo direttivo sia possibile lavorare molto proficuamente in tal senso”.
È stato rinnovato anche il direttivo: ci può elencare i vari eletti?
“Il mio “competitor” Luigi Palmas, Rosanna Argiolas, Sandro Bandu, Paolo Cassaro, Lidia Gioi, Alberta Grudina, Riccardo Melis, Tiziana Molino, Luigi Murtas, Tiziana Putzolu, Francesca Salis, Elisa Scalas, Michelangelo Schirru e Matteo Urru; inoltre ne fanno parte di diritto, in quanto consiglieri comunali, Carlo Caria e Leopoldo Trudu”.
Il PD sta vivendo forse la sua più grave crisi da quando è stato costituito; quale crede sia la via da percorrere per uscirne?
“Ritengo che il PD debba ritrovare la connotazione che gli è propria e che gli deriva dalla tradizione politica da cui ha tratto origine. Credo che dovremmo parlare di nuovo di idee e valori, più che di persone e storie personali. Lavoro, giustizia sociale, uguaglianza, solidarietà, ma anche ambiente, diritti umani, integrazione, cultura, sardità: questi sono i temi dai quali si dovrebbe ripartire. E, a livello locale, dovremmo riappropriarci della capacità di fungere da fucina di idee, riprendere ad animare la discussione politica e farcene portavoce a livelli organizzativi – ed amministrativi – progressivamente più alti”.
E a livello locale?
“Per quanto riguarda Decimo, dovremmo coinvolgere la popolazione, sia nell’identificazione dei problemi che nell’individuazione delle possibili soluzioni (anche prendendo in considerazione esperienze positive già realizzatesi altrove) e lavorare per preparare un programma di ampio respiro, con una visione del come vorremmo trasformare il paese nel medio-lungo periodo e con una progettualità condivisa ed ispirata”.
Grazie segretario e buon lavoro.
Vulcano n° 94