Santa Greca: gli ambulanti fanno ricorso al Tar
Santa Greca senza bancarelle? Il rischio c’è. A un mese dallo scoppio della protesta degli ambulanti per l’aumento dei costi inerenti la partecipazione alla sagra di settembre è in arrivo, come promesso dagli stessi, il ricorso al Tribunale amministrativo regionale.
A fine giugno l’associazione Ambulantando, che li rappresenta, si era recata in Municipio per lamentare i rincari deliberati in giunta a inizio mese. Non avendo ricevuto riscontro alle loro richieste di ripristino delle tariffe degli anni passati si sono rivolti all’avvocatessa Alessandra Ferrari che, sabato scorso, ha notificato al Comune il ricorso da presentare al Tar. L’amministrazione ritratterà prima che l’istanza venga depositata?
I vincoli
Sempre a inizio giugno erano stati pubblicati gli avvisi pubblici di adesione alla festa per gli esercenti di spettacoli viaggianti, attività di commercio e somministrazione alimenti e bevande. Ogni attività dovrebbe corrispondere all’amministrazione tre oneri (partecipazione, suolo pubblico e Tari): si parte da un minimo di 160 euro per i venditori di frutta e verdura per arrivare ai mille per le locande. A tutti vanno aggiunti 100 euro forfettari di tassa rifiuti nonché 250 euro di cauzione: «I rincari – spiegava la sindaca Monica Cadeddu – sono dovuti agli aumenti dei costi della festa in linea con le sagre del circondario».
Le rimostranze
Al mancato passo indietro dell’amministrazione è susseguita la preannunciata contestazione: «Ci siamo rivolti a un legale – dichiara il portavoce degli ambulanti Mauro Zedda, 62 anni – per tutelare la nostra posizione».
Ferrari ha preso in mano tutte le carte e dopo un attento esame ha constatato alcune illegittimità nel regolamento approvato in giunta: tra queste il mancato richiamo alla Legge di bilancio nazionale 160/19, l’assenza dell’imposizione di vincoli ai rincari per i prossimi anni nonché l’applicazione di una tassa, quella sui rifiuti, in maniera forfettaria e non inclusa nel canone unico patrimoniale onnicomprensivo. E ancora: l’applicazione delle tariffe ai soli ambulanti anziché a tutte le attività comprese quelle fisse nel territorio ma che, in quei giorni, utilizzeranno il suolo pubblico.
La risposta
Al ricorso, che salvo imprevisti verrà depositato a giorni, dovrebbe seguire (a settembre) la misura cautelare che sospenderebbe il pagamento in attesa del verdetto definitivo previsto a fine anno.
Intanto la sindaca Monica Cadeddu prende tempo e non esclude alcuna possibilità: «Essendo un endoprocedimento in corso non posso per ora rilasciare dichiarazione in quanto l’amministrazione non ha ancora adottato atti ufficiali. Il ricorso è appena arrivato, dateci il tempo di fare le opportune valutazioni».
Sara Saiu
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