Assemini in tour con Riccardo Angius
Ad Assemini arrivano i primi tour turistici per le vie del paese. Ha preso infatti vita un progetto di valorizzazione del patrimonio culturale cittadino. L’idea è nata a inizio anno con l’incontro di alcuni asseminesi operatori del settore, si è sviluppata in maniera sinergica e le è stata data forma in questa stagione estiva.
La sfida
Investire tempo ed energie nella cultura è una scommessa. Lo sanno bene la 42enne Susanna Pretta e il 34enne Riccardo Angius, i due asseminesi che hanno unito la loro forza di volontà per dimostrare che Assemini può e deve essere inserita nel panorama turistico isolano. Un’impresa che è stata parzialmente vinta, come dimostrato dalla blogger Pretta con la pubblicazione dell’opuscolo “Visit Assemini” (disegnato da Mommotti creative design) e da Angius, tecnico specializzato nella valorizzazione dei beni culturali e guida turistica. Lui, con i suoi tragitti nel centro storico, è riuscito a incuriosire non solo gli asseminesi, ma anche turisti sopraggiunti da tutto il circondario.
Gli itinerari
«Susanna mi ha coinvolto nel suo progetto di promozione territoriale – racconta Angius – al quale ho contribuito creando dei veri e propri “piani di valorizzazione”. Lo scopo è quello di riscoprire le radici culturali di una Assemini talvolta sconosciuta agli stessi cittadini. Così ho creato degli itinerari pensati anche per riqualificare, in futuro, alcune aree del paese».
Angius vive ad Assemini: «Essere del posto mi dà un input positivo che mira a creare dei percorsi adatti non solo agli addetti ai lavori, ma soprattutto a turisti e residenti». Quegli stessi residenti che, alla vista dei primi gruppi turistici che hanno percorso il centro storico alla volta di San Pietro, casa dei centenari ed ex Municipio, si sono incuriositi: «Più di qualcuno si è affacciato dalla porta di casa chiedendoci cosa stessimo facendo. Sono rimasti stupiti e li ho invitati a unirsi a noi!».
Pro e contro
Angius non si fa certo demoralizzare dalle criticità riscontrate: «Si tratta di un progetto autofinanziato tirato su con le sole nostre forze». A questo si aggiunge il lavoro di convincimento verso la popolazione: «Ci si chiede cosa nasconda Assemini. La tendenza, in queste realtà dell’hinterland, è che i più siano convinti che ci sia poco o nulla da visitare. Infatti per partecipare ad attività turistiche si va a Cagliari».
Il segreto per coinvolgere emotivamente e rendere intrigante la proposta è quello di «fare protagonisti i cosiddetti stakeholder, ossia “portatori di interessi” come le realtà artigiane locali». Ne è d’esempio l’assaggio dei piatti tipici: «Al termine di un tour abbiamo fatto assaporare le nostre panadine. Ma spesso si fa un salto dai ceramisti e dagli altri artigiani, perché tutti i sensi devono essere coinvolti affinché ci si senta davvero inclusi in un percorso culturale».
Obiettivi
Per il futuro sono tante le intuizioni che, per essere messe in pratica, necessiterebbero di un contributo da parte dell’amministrazione: «L’idea è quella di interfacciarsi con gli enti locali per trovare delle soluzioni ad alcune problematiche. Per sfruttare tutte le potenzialità del territorio, soprattutto quelle paesaggistiche delle zone extraurbane, sarebbe necessario ritracciare i percorsi naturalistici già presenti o crearne di nuovi. Tra questi merita attenzione una strada che collega Elmas a Decimomannu, passando per la laguna di Santa Gilla. Ma come primo passo i percorsi andrebbero resi fruibili dotandoli di cartellonistica e mettendoli in sicurezza».
Sara Saiu
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