Villasor, intervista allo scrittore Salvatore Basile

 

 

 

di Luigi Palmas

 

Parlaci un po’ di te:

Sono nato a Villasor e ho insegnato diritto ed economia a Decimomannu per oltre trent’anni.

 

Racconta ai nostri lettori come inizia la tua carriera di scrittore.

Negli anni Settanta ho iniziato a scrivere poesie e, solo successivamente, mi sono appassionato ad altre forme di scrittura. L’amore per la poesia è inizialmente il frutto della mia solitudine. Il mio animo inquieto ha fatto il resto.

 

Però non ti sei fermato alla poesia…

In effetti sono arrivato al romanzo abbastanza di recente. Negli anni Ottanta e negli anni Novanta con l’insegnamento ho intrapreso la stesura di opere di drammaturgia, prima in lingua sarda e poi in lingua italiana.

Queste opere le scrivevo soprattutto per i miei studenti, con i quali le mettevamo in scena, portandole poi in giro per l’Italia in vari e prestigiosi concorsi nazionali, come il Grifo d’Oro di Partanna in Sicilia, il Teatro Nazionale per la Scuola di Serra San Quirico e il Teatro Nuove Generazioni di Grosseto. Siamo stati invitati anche a Madrid e in Bulgaria dove le mie opere sono state rappresentate in lingua castigliana e inglese.

Durante questo periodo di tempo andavo componendo “Il Poema della Creazione”, opera poetica in rima ispirata alla Sacra Bibbia alla cui composizione lavoro ininterrottamente da quasi trent’anni e che adesso è quasi terminata.

 

Ho notato che ultimamente stai presentando spesso, in varie località, i tuoi romanzi. Come hai iniziato a pubblicarli?

Nella seconda metà degli anni Novanta ho intensificato la produzione poetica in lingua italiana nella scuola dove insegno, la compagnia teatrale “Mattei”, con la quale allestisco. Ho iniziato a pubblicare nel 2007, con la metodologia “print on demand”, un primo volume di narrativa che io chiamo sperimentale: si intitola “E Quattro corvi voleranno via”.

Poi ci ho preso gusto e ho pubblicato la biografia di un garibaldino siciliano che si chiamava Gaspare Nicolosi. Quindi mi sono cimentato nel poliziesco scrivendo il primo romanzo della trilogia del commissario Santiago De Candia che sta suscitando parecchio interesse tra i lettori.

 

Da quando hai lasciato la scuola che cosa hai scritto in particolare?

Da quando ho lasciato la scuola mi dedico quasi esclusivamente alla narrativa. Nel 2021 ho pubblicato il romanzo “La Terza via” con edizioni Efesto e con la casa editrice Dei Merangoli i romanzi “Al di là delle evidenti apparenze” e “Macabri Resti al Teatro Lirico”, il secondo e il terzo episodio di cui ti parlavo prima e che vedono come protagonista il commissario Santiago De Candia della Questura di Cagliari.

 

 

Nel 2024 ho pubblicato due romanzi storici: uno è ambientato nel marchesato di Villasor, al tempo della Legge delle Chiudende e si intitola “I Nuovi Baroni”, l’altro è ambientato invece nella Ferrara del XVI secolo e si intitola “Concerto Furioso Andante”.

Inoltre sono voce recitante del gruppo musicale “Faber Nostro” che porta in giro le canzoni di Fabrizio De Andrè. Per questo motivo, ultimamente, mi sto dedicando a questa figura di intellettuale e poeta. In autunno è prevista la pubblicazione del mio romanzo dedicato al sequestro De André che uscirà a settembre.

 

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ho in cantiere alcuni romanzi di vario genere e spero di pubblicare qualcosa d’importante anche nella saggistica. Ma per adesso non voglio e non posso anticipare troppi particolari. Per scaramanzia!

 

 

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