Claudia Serreli, una new entry nella politica decimese
di Francesca Matta
A soli 27 anni (classe 1990), Claudia Serreli entra a far parte come consigliere comunale della giunta guidata da Anna Paola Marongiu con la lista civica “Progetto per Decimo 2.0”, insediatasi lo scorso 28 giugno. “Ad essere sincera non me l’aspettavo”, racconta, “anche perché è la primissima volta che entro in politica”. Claudia vive a Decimo da sempre, lavora nel panificio dei suoi genitori da ormai 5 anni, ha studiato al Liceo di Scienze Umane al Sacro Cuore di Cagliari e ha una passione sfrenata per lo sport.
“Faccio kickboxing, mi alleno tutti i giorni”. È già un buon indizio che svela un carattere deciso, entusiasta e determinato a portare avanti un progetto politico che ha molto a che fare con i giovani. “Ho scelto di candidarmi nel gruppo “Progetto per Decimo 2.0” perché penso abbia lavorato molto bene per noi giovani e adesso ne vedremo i risultati. Con il festival Revivas (che ha coinvolto 50 mila persone, ndr) ad esempio, ci siamo finalmente riavvicinati e riuniti come cittadini di una stessa comunità. Ma credo che si possa fare ancora di più, e per questo ho scelto di mettermi in gioco”. Nonostante inizialmente fosse un po’ dubbiosa sulla sua candidatura, non avendo mai avuto a che fare con la politica, oggi Claudia si dice pronta a dare un forte segnale di cambiamento per il suo paese. “Mi impegnerò prevalentemente nella progettazione di politiche giovanili, cultura, feste, ritrovi per i giovani, ma anche turismo a Decimo. Sicuramente darò una mano anche per la promozione dello sport, che è fondamentale per far sì che i ragazzi socializzino tra loro, si conoscano, facciano gruppo e crescano insieme. È così che può andare avanti il nostro paese”.
E per quanto riguarda la politica? “Può sembrare paradossale, ma mi sento apolitica. Mi sono schierata in una lista civica per questo motivo. Ho le mie idee sui più svariati temi, che ancora però non riesco a vedere realizzate in nessun partito politico. Non ho una laurea in Giurisprudenza – che resta comunque necessaria in un gruppo impegnato in politica -, ma penso che sia altrettanto necessario l’entusiasmo dei giovani per coinvolgere il maggior numero possibile di persone. In ogni caso ora inizierò questo percorso e avrò modo di imparare come funziona esattamente questo “nuovo mondo”. Non vedo l’ora, ci sono tanti progetti in campo e tanto lavoro da fare”.
Vulcano n° 96