Alessandra Marongiu, la tanatoesteta: “La mia professione è curare il viso dei defunti per dare loro la giusta dignità nel loro ultimo giorno sulla terra”

 

 

di Sandro Bandu

 

Alessandra Marongiu, 46 anni, originaria di Decimoputzu ma residente a Villaspeciosa, è una bella signora che ha deciso di intraprendere una professione, per la verità ancora in fase embrionale qui in Sardegna, che ai più potrebbe non piacere o addirittura provocare una vera e propria repulsione se non, addirittura, terrore.

Lei è una Tanatoesteta, dal greco “thanatos” (morte) ed “aisthesis” (sensazione, intesa poi come modo di apparire), che nell’ultimo giorno dei defunti cura l’igiene, il loro volto, i capelli e le mani, ripulendoli dai segni della morte (cianosi, ecchimosi, pallore post mortem) presentandoli a parenti ed amici in maniera più rassicurante e dignitosa, perché  conservino un bel ricordo e il distacco risulti meno traumatico possibile.

In poche parole, il tanotoesteta deve curarti e farti bello nel tuo ultimo giorno sulla terra: proprio come nel celebre film del 1992 “Quando la morte ti fa bella”, interpretato da Meryl Streep, Goldie Hawn e Bruce Willis.

Ma adesso con la tanatoprassi,  parola che deriva dal greco thanatos ‘morte’ e praxis ‘pratica’, si può fare qualcosa di più rispetto alla tanatoestetica,  anche se in Italia tale pratica è vietata, mentre è consentita negli Usa, Francia e in altri stati nordeuropei, perché è una pratica molto più invasiva.

Essa consiste in una serie di cure estetiche e con l’introduzione nel corpo del defunto di un fluido specifico che consente di ritardare il processo di decomposizione di circa 15 giorni. Inoltre evita, in taluni casi, di dover eliminare la fuoriuscita di liquidi biologici e gli odori nauseanti che rendono la veglia funebre traumatica e anche pericolosa dal punto di vista igienico-sanitaria, comportando la chiusura anticipata del feretro: una vera e propria imbalsamazione temporanea.

Tale pratica, d’altronde, viene eseguita anche in ambito di medicina legale, quando vi è la necessità di svolgere indagini giudiziarie ed evitare la veloce decomposizione del corpo del defunto.

Alessandra, perché hai deciso di intraprendere questa professione?

Ho deciso di occuparmi prima della tanatoestetica e poi della tanotoprassi, in seguito alla scomparsa della mia nonna paterna, deceduta qualche anno a 74 anni. Quando è morta in ospedale la portarono in camera mortuaria e noi la trovammo in uno stato incredibile, indecoroso, poco dignitoso, non era lei, sempre perfetta e con un bel visetto. Era spettinata con ecchimosi e segni di cianosi sul viso che la facevano apparire come una persona sporca, quasi una barbona. Già la sua scomparsa mi provò molto, mi tolse una persona cara che si è sempre presa cura di tutti noi e non potevamo ricambiare e lasciarla andare via in quello stato. è impensabile che in un paese civile non si dia la giusta dignità ai defunti…

E quindi?

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One thought on “Alessandra Marongiu, la tanatoesteta: “La mia professione è curare il viso dei defunti per dare loro la giusta dignità nel loro ultimo giorno sulla terra”

  • 19 Luglio 2021, 21:37 at 21:37
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    Perfettamente d’accordo, dare questo tipo di servizio sarebbe davvero importante, sono un OSS, e capisco le situazioni io nel mio lavoro, quando capita che le persone che assisto ci lasciano faccio di tutto perché siamo sistemati per bene, mi rivolgo sempre ai familiari x sapere come si comportava è come si presentava,e allora faccio di tutto trucco, smalto,ecc..niente di che ma giustamente dare dignità fino a l’ultimo….ancora complimenti

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