Eolico, il punto di vista delle aziende

La campagna mediatica contro la diffusione delle pale eoliche continua anche in questi giorni di vacanza. I comitati spontanei a favore della proposta di legge “Pratobello 2024” rinnovano gli appuntamenti per la raccolta delle firme e il numero delle adesioni cresce di giorno in giorno. Le diecimila sottoscrizioni necessarie sono state raggiunte in breve tempo e ora si punta alle 50 mila. 
Le ragioni della protesta sono ormai note a tutti ma finora in pochi si sono soffermati a valutare le ragioni dell’altra parte in causa, ovvero le aziende che stanno investendo negli impianti. 

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Assestamento di Bilancio e Fondo Unico per i Comuni

Approvato nei giorni scorsi l’assestamento del Bilancio 2024-2026, 330 milioni di euro di cui la maggior parte, 250 milioni, saranno disponibili già nel 2024. Maggioranza e opposizione si sono confrontate in una lunga discussione, trovando alla fine un accordo comune:

«Con questa Legge stiamo rispondendo alle richieste che i sardi si aspettano da noi – dichiara l’assessore al Bilancio Giuseppe Meloni – abbiamo deciso di non fare un assestamento solo tecnico, scegliendo invece di dare risposte immediate per affrontare le emergenze della Sardegna, in attesa di utilizzare l’avanzo di amministrazione, pari a circa 530 milioni, in autunno»

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Pratobello 24, raggiunte le 10 mila firme adesso cosa succederà?

La proposta si basa su quanto previsto dall’articolo 3 dello Statuto sardo, che conferisce alla Sardegna competenza primaria in materia di edilizia e urbanistica. Grazie anche all’imponente campagna mediatica portata avanti dai principali media regionali, in pochi giorni sono state raccolte le diecimila firme necessarie per sottoporre il testo al vaglio del Consiglio regionale e l’obiettivo ora è quello di raggiungere le 50mila sottoscrizioni. E poi? Leggi l’articolo

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