Assemini, Decimo e Villaspeciosa al voto: i strani intrecci della politica

 

di Sandro Bandu

 

Tempi di elezioni nei nostri Comuni di Assemini, Decimomannu e Villaspeciosa.

I cittadini saranno chiamati alle urne il 28 e 29 maggio, solo ad Assemini, dopo due settimane, si tornerà alle urne per il ballottaggio, dal 1993 l’elezione dei sindaci dei comuni con almeno 15mila abitanti ha luogo il ballottaggio fra i due candidati più votati al primo turno, qualora nessuno dei candidati abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, senza contare, dunque, le schede bianche e nulle.

Questo numero di Vulcano sarà dunque incentrato su queste competizioni elettorali: abbiamo effettuato le interviste a tutti i candidati sindaci, tre ad Assemini, due a Decimo e due a Villaspeciosa.

Il particolare curioso è che in questi paesi le ultime legislature sono state caratterizzate da problemi, non di poco conto, che sono esplosi all’interno delle stesse maggioranze: a Decimo e a Villaspeciosa i sindaci hanno “defenestrato” i loro rispettivi vice sindaci; ad Assemini, invece, a “licenziare” la propria sindaca sono stati invece 5 consiglieri della propria maggioranza e il Comune è stato governato, nell’ultimo anno, dal Commissario Straordinario Bruno Carcangiu.

Ma come recita un noto proverbio, che calza a pennello in questa circostanza, “Si chiude una porta e si apre un portone…”: per l’ex sindaca asseminese Sabrina Licheri arriva un inaspettato jolly: viene candidata alle Politiche Nazionali e sarà eletta nel Parlamento Nazionale al Senato, sempre nelle fila del Movimento 5 Stelle; pensate che tutto ciò è stato possibile perché la Licheri nel frattempo risultava politicamente disoccupata, requisito essenziale per il Movimento 5 Stelle che non ammette ulteriori candidature a chi già detiene una carica istituzionale.

Comunque sia, adesso ad Assemini si scontreranno tre coalizioni nate da veti e contro veti che hanno dilaniato le coalizioni che invece governano uniti in Enti superiori: il centro sinistra candida per la carica di sindaco l’ex assessore griellino Diego Corrias il quale è riuscito a mettere insieme al suo partito, il Partito Democratico, il PSI e due liste civiche che rappresentano Evolvere e Possibile. il centrodestra candida Niside Muscas che sarà sostenuta da Fratelli d’Italia, Forza Italia e la Lega. Torna in campo anche Mario Puddu, il primo sindaco ex griellino di un grosso centro, che è sostenuto dai Riformatori, l’UDC e Sardegna 20Venti, e che cerca una rivincita anche contro il Movimento 5 Stelle che lo ha lanciato politicamente, ma che a suo dire non lo ha difeso fino in fondo quando è incappato in una vicenda giudiziaria durante il suo mandato. Vedremo chi la spunterà.

 

 

A Decimomannu, invece l’ultimo mandato della sindaca Anna Paola Marongiu sì è concluso in maniera naturale, ma, anche qui, non senza scossoni nell’ultimo anno: infatti alla vice sindaca Monica Cadeddu sono state revocati i vari incarichi, ed è stata “invitata” a lasciare anzitempo la Giunta comunale. Adesso la Cadeddu si presenta a queste nuove elezioni con una lista civica, ma, come ha sempre sostenuto, lei si ispira a livello nazionale al centrodestra. Il suo competitor è Leopoldo Trudu, politico navigato e grande conoscitore della macchina amministrativa decimese; già sindaco nei primi anni duemila anche lui si presenta con una lista civica ma è noto a tutti che è iscritto al Partito Democratico. Quindi dopo tanti anni a Decimo avremo, anche se indirettamente, uno scontro tra due sindaci che pubblicamente non nascondono le loro simpatie politiche.

A Villaspeciosa, invece Gianluca Melis chiede ai suoi cittadini il lasciapassare per il suo secondo mandato. Si presenterà con una coalizione che vede in lista anche Alice Aroni, sua avversaria nella passata campagna elettorale e che fu battuta per soli 85 voti. Il suo avversario stavolta è il suo ex vicesindaco Elio Mameli che ha subito lo stesso trattamento della Cadeddu a Decimo. A metà legislatura infatti il sindaco Gianluca Melis, forse stanco dell’ingombrante suo vice, ricordiamo che Mameli è stato sindaco per ben tre mandati a Villaspeciosa e quindi conosce il suo Comune come pochi, se lo leva di torno revocandogli carica e deleghe assessoriali.

Insomma, sembra di essere davanti a una porta girevole: c’è chi entra e c’è chi esce. Poi qualcuno rientra con quello che è uscito e quello che è entrato non trova più quello che è uscito e viceversa… Avete capito qualcosa? Neanche io!

Ma questi sono i strani, mica tanto, intrecci della politica: nessuno ci capisce più niente!

Buon voto a tutti!

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