Assemini. Dopa la caduta della Giunta Licheri quali prospettive per il MoVimento 5 Stelle? Torna in campo Mario Puddu?
Di Stefano Piras
1442 giorni, tanto è durato il mandato da sindaca di Sabrina Licheri, prima cittadina del comune di Assemini eletta sotto il simbolo del Movimento Cinque Stelle, ovvero dal 25 giugno 2018 al 27 giugno scorso, decaduta a quattro anni esatti dalla seduta consiliare del suo giuramento.
Quella sera aveva seduto di fronte a sé Antonio Scano, candidato sindaco del Centro-Destra, battuto al ballottaggio con 1700 voti di scarto e al suo fianco il Presidente pro-tempore, il consigliere più votato in città, Ivano Melis.
Con lui, negli anni, i rapporti sarebbero andati lentamente a deteriorarsi,
tanto da convincere quest’ultimo ad unirsi al folto gruppo di oppositori,
Scano compreso, e prendere la sofferta decisione di levarle la fiducia.
Dobbiamo dirlo: tecnicamente una seduta di Consiglio Comunale con un vero voto di sfiducia non c’è stata, trattandosi di scioglimento e sospensione del consiglio a norma dell’art.141 del T.U. Enti Locali (per dimissioni contestuali della metà più uno dei membri assegnati) ma la sostanza poco cambia.
Lunedì 27 giugno, 8 consiglieri di opposizione e 5 di maggioranza si sono dati appuntamento alle 18,00 al primo piano del Palazzo Comunale, presso l’ufficio protocollo, dove uno dopo l’altro hanno presentato le dimissioni irrevocabili dalla propria carica: in tutto 13 consiglieri, uno in più dei 12 che avrebbero voluto completare la consigliatura, quindi la maggioranza assoluta dell’assemblea.
Fine delle trasmissioni.
Un atto, quello delle dimissioni in massa di 13 consiglieri, che ha il sapore amaro di una doppia sfiducia perché seguito alle dimissioni presentate dalla Licheri qualche ora prima, considerate evidentemente non sufficienti dai consiglieri.
Questi hanno inteso rimarcare la chiara volontà di voltare pagina in modo netto e definitivo, presentando anche le loro dimissioni, senza lasciare alla sindaca i 20 giorni canonici che la legge le concedeva allo scopo di ponderare bene la sua decisione.
Niente spazio a ripensamenti quindi, con le dimissioni del Sindaco e il contestuale scioglimento del consiglio, tutti a casa.
Anche il mandato del Sindaco Mario Puddu, che ha aperto la stagione delle giunte M5S in Sardegna, venne agitato dall’abbandono della maggioranza di 3 consigliere comunali, ma allora la giunta, pur con qualche difficoltà, rimase in carica per tutti i cinque anni.
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