Assemini, nasce l’università della terza età Actea

Da destra: Alessandra Pontis, Maria Franca Loi, Emilio Pontis, Loredana Boeri, Francesco Frau, Maria Franca Tuveri, Vittorio Matta, Basilio Montis, Simonetta Macis, Anna Rita Pireddu, Mauro Tapella, Rita Onnis

 

Cultura, formazione, inclusione. Sono solo alcune delle parole chiave di Actea, associazione culturale terza età Assemini, una nuova realtà nata in questi giorni dalla volontà di un gruppo di amici e amiche che, già attivi sul territorio locale, hanno dato vita ad un progetto comune rivolto ai cittadini e alle cittadine di Assemini e dintorni.

 

A parlarci della sua filosofia è Basilio Montis, presidente e co-fondatore dell’associazione, il quale ci racconta come l’idea di Actea sia la risposta naturale ad un forte bisogno di conoscenza della cultura sarda e di aggregazione soprattutto nel periodo post pandemico, nel quale l’isolamento sociale ha comportato un forte senso di solitudine e abbandono.


Basilio Montis

«Assemini è sempre stata una cittadina dalle profonde radici storiche, ricca di cultura, tradizioni e folklore», racconta Montis, «ma anche il luogo nel quale molti di noi sono nati e cresciuti, con esperienze di vita comuni. È anche il punto di riferimento per tante persone che hanno deciso di vivere qui per i più svariati motivi: la sua accoglienza si è rivelata un punto di forza per renderla una cittadina sempre viva, dal cuore pulsante e dalle mille iniziative rivolte a tutte le fasce d’età».

L’Associazione, composta da volontari appassionati, propone attività culturali e tanti corsi di formazione: dalla fotografia alla meditazione, passando per l’archeologia o il teatro. Oltre a questo non mancheranmo gite a scopo didattico culturale, masterclass ed incontri letterari con autori e autrici: «Tutto questo per creare uno spazio, non solo fisico, nelle quali le persone possano approfondire i propri interessi in pura libertà» afferma Vittorio Matta, docente, vicepresidente e direttore dei corsi. 

«È aperta a tutti e tutte – sottolinea Matta – anche se il nostro obiettivo è coinvolgere soprattutto la terza età. Vogliamo combattere lo stigma dell’ageismo che porta a ritenere che le persone adulte non abbiano più capacità per poter agire nella società. È un pregiudizio molto radicato, eppure nella nostra Associazione ci sono tanti giovani che appoggiano la nostra mission proprio perché crediamo che il contributo di ognuno crei un patrimonio di conoscenza e valore al servizio del benessere collettivo».

 

Actea vuole essere, anche grazie al supporto attento ed empatico dell’amministrazione comunale e delle istituzioni, uno spazio di confronto tra le generazioni in continua evoluzione: l’esperienza dei grandi e la voglia di innovazione dei più giovani si integrano per dare voce al capitale umano di cui Assemini e il suo territorio sono ricchi testimoni.

 

Alessandra Pontis


 


 

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