Che il 2022 sia davvero un anno in cui ci sia un cambio di rotta da parte di tutti

 

di Sandro Bandu

 

Inizia il 2022, l’anno nuovo che si apre male e ci dà già la prima stilettata con la scomparsa di David Sassoli.

Un uomo mite, gentile e rassicurante. Era più conosciuto come giornalista per i tanti anni trascorsi a dirigere i telegiornali. Poi la politica, altra sua grande passione, lo aveva catapultato al Parlamento dell’Unione Europea, dove la sua competenza e la sua abnegazione non erano passate inosservate: vice presidente del Parlamento Europeo dal 2014 al 2019 per poi divenirne Presidente dal 2019 fino all’ultimo dei suoi giorni.

Era noto per la sua garbatezza, per il suo fare mai sopra le righe, per il suo essere colui che per prima cosa pensava agli ultimi, a coloro che più avevano bisogno. Celebre una sua frase: “Diamo una speranza a coloro che non ce l’hanno”, che dovrebbe essere fatta propria da tutti i politici, i quali purtroppo sappiamo che, una volta che raggiungono gli alti scranni, pensano e fanno tutt’altro come colpiti dalla sindrome di onnipotenza e menefreghismo verso i propri elettori.

Per molti, David Sassoli incarnava tutte le doti di passione, competenza e di politico super partes per essere eletto come Presidente della Repubblica, degno sostituto di Sergio Mattarella, il destino della sua vita ha però voluto altro esito, ma forse noi italiani non meritavamo tanto, e corriamo, invece, il rischio di ritrovarci sul Colle del Quirinale un certo Silvio Berlusconi: un pregiudicato, colluso con la mafia e uomo che ha fatto sempre a cazzotti con la sobrietà e con la moralità.

Pensateci: con lui al Colle i corazzieri saranno sostituiti dalle corazziere in guépière, giarrettiere e tacchi a spillo; sul pennone più alto del Quirinale lo stendardo presidenziale italiano, ovvero il vessillo distintivo della presenza del Presidente della Repubblica Italiana, sarà sostituito con un reggiseno, possibilmente di quinta misura, e le feste mondane saranno all’ordine del giorno sostituendo così i noiosi compiti notarili a cui è sottoposto il nostro Presidente della Repubblica.

 

David Sassoli

 

Speriamo che le voci che si rincorrono in questi giorni non si traducano in realtà.

Ma lasciamo perdere quello che ci riserverà il 2022 e riportiamo indietro il nastro per commentare il 2021 l’anno che abbiamo appena lasciato. Un anno che si è portato dietro il disastro della pandemia del coronavirus che ha fatto il suo esordio nel 2020.

D’altro canto il 2021 per noi italiani è stato memorabile per quanto riguarda lo sport e tanti altri avvenimenti inerenti la musica, la cultura e la scienza.

Purtroppo, però, si è portato via anche qualche personaggio importante e caro a noi italiani.

Ci ha portato via Franco Battiato, Raffaela Carrà e Milva, colonne portanti della musica italiana; senza dimenticare Carla Fracci, un’icona della danza internazionale. Nel calcio ci ha portato via Tarcisio Burgnich e Mauro Belluggi, due leggende, due difensori di livello mondiale. La politica ha salutato Guglielmo Epifani e Franco Marini e così via, ma non voglio tediarvi con un elenco troppo lungo sui vip nazionali e riportare questo discorso alle nostre comunità, quelle a noi più vicine.

Ogni fine anno sarebbe bene fare questo triste resoconto anche nelle nostre piccole comunità e, almeno per quanto mi riguarda, faccio sempre un passo indietro e cerco di ricordare chi ci ha lasciato. Quando mi reco al nostro camposanto faccio un giro per salutare tutti i miei cari ma anche tutti gli amici e le persone che ho conosciuto nella mia vita.

è bello rivedere certi visi, talvolta anche cari, di persone che mi hanno voluto bene e che ho ricambiato con lo stesso sentimento. Talvolta con mio grande rammarico trovo anche persone che non sapevo essere scomparse e un sentimento misto di rabbia e quasi colpevolezza mi travolge.

C’est la vie, è la vita, recita una celebre frase francese.

Questo per ricordarci che l’unica cosa certa della nostra esistenza è la morte, e negli ultimi due anni il nostro pianeta è stato investito da una pandemia che ha portato via milioni di persone. Non starò qui a ripetere le cose che abbiamo detto, scritto e raccomandato per evitare di cadere sotto le grinfie di questo maledetto virus che ha cambiato la nostra esistenza, le nostre abitudini: ormai si sa quasi tutto del coronavirus.

Purtroppo ancora in molti non credono alla pericolosità e agli esiti letali che il Covid-19 comporta: a costoro voglio solo fare un invito di recarsi negli ospedali per constatare che la maggior parte dei posti letto delle terapia intensive sono occupati da persone prive di vaccino, i famosi no-vax.

Qui sorge un vero dilemma etico e morale: è giusto che i posti letto occupati dai no-vax (quindi da persone che rifiutano il vaccino, che consapevolmente, e aggiungerei irresponsabilmente, sanno che potrebbero andare incontro a grave malattia, spesso fino alla morte) vengano sottratti ad altri pazienti, con altre gravi patologie, che purtroppo si sono ammalate senza volerlo, perché le malattie non si scelgono?

Ecco il punto: i nostri ospedali si stanno riempiendo nuovamente di pazienti Covid positivi, la stragrande maggioranza senza neanche la prima dose del vaccino: i medici giustamente debbono curare tutti, perché ancora la sanità italiana garantisce questo essenziale diritto, ma quanta rabbia e quanta tristezza subentra quando non possono ricoverare in Terapia intensiva altri pazienti con altre gravi malattie: meditate gente, meditate.

Che il 2022 sia davvero un anno in cui ci sia un cambio di rotta da parte di tutti. Buon 2022 a tutti noi!

 

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