Ciao Papa Francesco
di Giuliana Mallei
Nessuno si aspettava una dipartita così repentina da parte di papa Francesco, erano note a tutti le sue precarie condizioni di salute che, dopo un ricovero di 38 giorni al Policlinico Universitario Gemelli di Roma, sembravano in via di miglioramento.
Infatti proprio ieri, giorno di Pasqua, il pontefice si è affacciato alla Loggia di San Pietro per la benedizione Urbi et Orbi e per un saluto agli oltre 50 mila fedeli ivi radunati.
Pur non avendo letto di persona il testo, lo ha fatto l’arcivescovo Diego Ravelli, ha comunque augurato con la sua voce “Buona Pasqua”.
Papa Francesco è stato il papa degli ultimi, colui che ha soccorso i più bisognosi con le parole e con i fatti.
Ma è anche il Pontefice che ha maggiormente contribuito a dimostrare che la Chiesa è fatta di uomini e, in quanto tali, sono peccatori come gli altri e gli sbagli di questi ultimi devono essere puniti anche dalla Giustizia terrena, non solo da quella Divina.
E’ colui che ha rimosso dal piedistallo molte eminenza opache e ha dato trasparenza e voce a chi ha subito delle ingiustizie.
É stato il papa della consolazione, in tanti hanno ricevuto anche una semplice telefonata o una lettera da lui in momenti di difficoltà, in tutto il mondo.
É stato il papa del dialogo internazionale, cercando di mediare per trovare soluzioni di pace nei diversi conflitti che affliggono il mondo.
É stato il papa dell’umiltà, non ha mai nascosto le sue fragilità fisiche , lo abbiamo visto in ospedale, in sedia a rotelle, con il bastone.
Non ha mai raccolto le provocazioni degli anticlericali che lo hanno accusato, negli anni, di essere un antipapa poiché il suo predecessore si era dimesso, atto, tra l’altro, previsto dal Diritto Canonico.
Ciao papa Francesco, sei andato via proprio nel lunedì dell’Angelo, sicuramente oggi in Paradiso ci sarà una grande festa e una grande gioia. Speriamo che il tuo successore possa portare avanti i tuoi progetti.