Coronavirus, il Ministero della Salute ordina nuove restrizioni
Nella serata di ieri il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza, valida su tutto il territorio nazionale, finalizzata al contenimento del contagio da coronavirus.
Sarà vietato al pubblico l’accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici. Non sarà più possibile, inoltre, svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto. Resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, anche se l’ordinanza non stabilisce in modo chiaro di quanti metri ci si possa allontanare da casa. Va sempre e comunque rispettata la distanza interpersonale di almeno un metro.
L’ordinanza impone inoltre la chiusura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri. Tali esercizi verranno chiusi anche nelle aree di servizio e rifornimento carburante, ad esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali. Restano invece aperte le aree ristoro negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza minima di un metro da persona a persona.
Non sarà possibile raggiungere le seconde case nel fine settimana. «È vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza – recita l’ordinanza – nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni». Un passaggio controverso, questo, che lascia spazio alle interpretazioni e consente comunque di spostarsi per raggiungere le seconde case nei giorni non a ridosso di quelli festivi.
Le disposizioni sono valide da oggi fino al 25 marzo, giorno di “scadenza” del Dpcm 11 marzo 2020 che ha limitato gli spostamenti delle persone sul territorio nazionale e ha imposto la chiusura di bar e negozi che non vendono beni di prima necessità.
Ci si potrà comunque spostare per comprovate esigenze lavorative, per situazioni di necessità (acquisto generi alimentari e farmaci) e per motivi di salute. È necessario munirsi di un’autocertificazione con la quale dichiarare i motivi dei propri spostamenti; nel nuovo modulo emesso il 17 marzo è inoltre obbligatorio dichiarare di non essere sottoposto alla misura della quarantena e di non essere risultato positivo al virus COVID-19.
a cura di Luca Pes