Decimoputzu, lettera del gruppo di minoranza ai cittadini
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta ai cittadini del gruppo consiliare di minoranza di Decimoputzu.
Lettera ai cittadini di Decimoputzu
In merito al mandato e alle dimissioni del sindaco si fanno le seguenti considerazioni:
Premesso che i Consiglieri di opposizione sono sempre stati a favore di ogni iniziativa che potesse favorire tutte le attività economiche del paese e in particolare quella dell’agricoltura, da sempre settore trainante e identitario della nostra comunità;
che i gruppi di opposizione hanno chiesto più volte, e in maniera ufficiale, che venissero ascoltate le problematiche del settore anche per mezzo dell’istituzione della commissione agricoltura. Commissione che doveva essere composta anche da una rappresentanza degli addetti al settore ma mai costituita;
non si capisce perchè, nonostante numerose aziende in questi cinque anni hanno dovuto affrontare molteplici difficoltà, solo ora, a scadenza di mandato (protratto solo a causa dell’emergenza sanitaria in corso) viene fatto il gesto eclatante di dimissioni da parte del Sindaco. Mai è stata richiesta la presenza di autorità Regionali per intercedere nel merito. Le risposte erano sempre di questo tenore: nel nostro comune le soluzioni le troviamo da soli, non servono i forestieri.
Questa azione di dimissioni risulta intempestiva (a circa tre mesi dalla scadenza naturale del mandato), strumentale e finalizzata o a mascherare le gravi inefficienze che questa amministrazione ha mostrato fino ad oggi, o a mettere in mostra la figura del sindaco che da un po’ di tempo se non negativa appare abbastanza sbiadita.
Dalla lettura del documento divulgato dal Sindaco dimissionario leggiamo il suo rammarico per il fatto di doversi fermare di fronte a questo ostacolo incontrato nella “professione di sindaco”, dimenticando i numerosi errori da lui commessi durante tutto il mandato. Errori e mancanza di rispetto verso i consiglieri, a cui ha negato anche di poter svolgere il proprio ruolo in presenza. Diritto che ha negato anche ai cittadini che avessero voluto seguire i Consigli Comunali in presenza (come previsto da leggi e regolamenti). Ha utilizzato la stampa per ogni proclamo personale ma poi si lamenta per le giuste proteste manifestate dai Consiglieri con lo stesso mezzo, unico strumento di democrazia rimasto all’opposizione. ma mezzo da lui spesso utilizzato per proclami senza fondamento.
Il Sindaco è comunque sfuggito alle responsabilità che non è mai stato in grado di affrontare, e come le persone che non vogliono ammettere neanche con loro stessi l’incapacità, accusano disordinatamente altri: la pandemia, il gruppo di opposizione che si assenta per protesta… senza mai fare un mea culpa.
Dichiara di aver sempre fatto tutto nell’interesse del prossimo e senza mai sconfinare nei favoritismi verso le persone a lui vicine, ma questo è solo quello che sostiene lui. Infatti non ha fatto altro che parlare bene di sé anziché fare quanto necessario al paese.
La lettera di dimissioni del Sindaco, contiene affermazioni contrastanti, ama il paese e lo lascia senza nessuna guida nel momento in cui anche il Segretario comunale è in ferie. Nel frattempo è incominciata la sua nuova campagna elettorale.
Dovrebbe ricordarsi delle promesse fatte nella precedente campagna elettorale, dove si presentava, a suo dire con una squadra di serie A, ad iniziare dal settore agricolo.
Promise la commissione agricoltura, il centro vendita di prodotti agricoli, etc… Risultati: zero.
Composizione della Giunta. Aveva in testa altri progetti, già concordati con gli interessati, ma i risultatati elettorali gli hanno scombinato le carte. Risultato: dimissioni di un consigliere, sostituzione di un assessore.
Promise la nomina di molte Commissioni comunali di lavoro: escludendo la commissione elettorale, obbligatoria per legge, nessuna commissione è stata istituita. Ha voluto evitare che qualcuno potesse dare dei buoni consigli e metterlo facilmente in ombra.
Si sarebbe dovuto parlare di adeguamento dello strumento urbanistico, ma nulla è stato portato all’attenzione della popolazione né del Consiglio Comunale. Forse per paura di liti interne in merito alle aree da valorizzare.
In quanto alla gestione dei denari pubblici, l’azzeramento dello stanziamento dei fondi per le opere pubbliche ne è un esempio originale. Mai vista una cosa simile. La giustifica adducendo il fatto che siano in arrivo fondi destinati all’Unione dei Comuni di cui però a tutt’oggi non si ha notizia. L’eventuale arrivo di fondi all’Unione dei Comuni, non significa escludere totalmente la possibilità di eseguire altre opere.
Le aree verdi del paese, la viabilità rurale, le strutture sportive, sono in completo abbandono. Il decoro urbano è una chimera. Il delicato settore dei Servizi sociali ha il problema di numerose pratiche di pagamento inevase. Anche il settore tecnico ha numerose pratiche inevase e che continuano a stagnare sulle scrivanie degli uffici, impedendo di fatto ai cittadini di poter intervenire anche solo per modifiche alla propria abitazione o attività commerciale. Si dirà che è colpa del Commissario Straordinario.
Di fatto le dimissioni hanno prodotto una situazione molto grave anche perché prima delle stesse non ha provveduto ad individuare le figure dei responsabili che lo avrebbero sostituito come responsabili nei vari settori e che avrebbero dovuto provvedere ad organizzare il lavoro.
Dà degli ignoranti ai Consiglieri di opposizione, ma ha dimostrato di non conoscere il contenuto dei documenti più elementari. Infatti convoca più volte il Consiglio in maniera irregolare e in alcune occasioni (in altre abbiamo soprasseduto), su nostro richiamo, ha dovuto riconvocare la seduta di consiglio. Convocazioni che cercava di fissare in date tali da non permettere l’esame degli atti, o peggio, di presenziare. Ne sono un semplice esempio i Consigli Comunali convocati il venerdi’ sera (con uffici chiusi) per il lunedi’ (anche sabato e domenica con uffici chiusi) e in date 16 Agosto, 27 dicembre, e l’elenco è lungo… Dimostrazione della non conoscenza delle leggi e dei regolamenti è stata l’annullamento di alcuni concorsi per irregolarità, di delibere di giunta per presenza di parenti del beneficiario dei contributi, le rettifiche di delibere di Giunta e di Consiglio (anche solo per errori nelle presenze) e l’assenza della forza pubblica durante la seduta di consiglio, obbligatoria per legge, segnalata dalla minoranza ma che per amore del paese non ha chiesto di invalidare la seduta. In consiglio non si consentiva di articolare proposte o contestare le inefficienze. Levava la parola ai consiglieri e chiedeva di esprimersi solo con un si o con un no. Al massimo per movimentare il Consiglio, orfano di interventi da parte dei componenti di maggioranza (Giunta compresa), ci si poteva astenere.
Non vorremo che oltre a quanto da noi elencato qualche fatto più grave, a noi finora sconosciuto, gli abbia suggerito di scappare nel più breve tempo possibile con una semplice e poco convincente scusa.
I consiglieri di opposizione.