“Effetto Farfalla”: l’arte per l’ambiente
Nei sistemi biologici esistono elementi apparentemente insignificanti, quanto un battito d’ali di farfalla, eppure in grado con la loro combinazione di dare origine a un escalation di effetti dagli esiti potenzialmente catastrofici. Questa l’essenza della famosa ipotesi che il fisico Edward Lorenz elaborò nel 1979 e che dà il nome alla nuova collettiva curata da Roberta Vanali, visitabile fino al 22 marzo 2020 presso il Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto, nel quartiere di Castello a Cagliari in via Santa Croce, n. 18. Si tratta di un’esposizione con le firme di 30 artisti uniti per l’occasione dal tema della crisi climatica e delle trasformazioni ambientali ad essa connesse. La mostra è realizzata col patrocinio del Comune di Cagliari, in collaborazione con il Consorzio Camù e con l’Associazione Orientare.
Lungo l’esposizione, curata nell’allestimento da Salvatore Campus, l’osservatore entra in contatto con opere rappresentanti le tante sfaccettature dell’emergenza climatica: dallo scioglimento dei ghiacciai protagonista del dittico di Federico Crisa, alle emissioni di CO2 (anidride carbonica, ndr) dell’opera simbolo della mostra, Gas flaming di Marcello Mantegazza.
I medium artistici usati sono vari; trovano spazio sia la china su carta di Elisa Desortes, sia l’istallazione partecipativa di Michela Cinus, Sea turtles from the past: “Truning into one gender”. Quest’opera, legata alla scomparsa dei maschi di tartaruga marina, è associata a un piccolo spazio laboratoriale per lo spettatore, invitato a realizzare una piccola tartaruga stilizzata con materiali 100% naturali, da aggiungere all’installazione. Numerose le opere legate ai piccoli protagonisti di tutti gli ecosistemi, gli insetti, che ‒ come nel caso delle api ‒ sono spesso indici importanti degli effetti collaterali patiti dall’ambiente. Opere su questo tema sono quelle di Sabrina Oppo, Alice Padovani e Paola Corrias, quest’ultima con interessanti spunti kafkiani sull’adattamento dell’essere umano al mondo naturale.
La mostra riesce a trasmettere efficacemente l’urgenza della crisi ecologica e risulta un’ottima occasione per osservare tramite l’arte gli effetti dell’operato umano nel sistema ambientale.
È visitabile dal martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. Il prezzo è di 5€ o 3€ (per over 65 e studenti), gratuito per disabili e bambini fino ai 7 anni.
Marta Melis