Fase due, Conte: «L’Italia riparte il 18 maggio. Corriamo un rischio calcolato»
Il 18 maggio 2020 è una data che ricorderemo a lungo: l’Italia riparte, cadono molte restrizioni imposte dai Dpcm emanati nel corso del mese di marzo per contenere il contagio da Covid-19.
Nel pomeriggio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il Decreto-legge 16 maggio 2020 sulle riaperture, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato in serata il contenuto del Dpcm attuativo (non ancora in Gazzetta) che, a partire da lunedì, consente la riapertura di molte attività e ripristina la libera circolazione all’interno della propria regione.
«Ieri abbiamo approvato il decreto-legge che da lunedì 18 maggio ci consente di entrare a pieno regime nella fase due – ha dichiarato il Premier – abbiamo anche ultimato il Dpcm con le norme attuative di questo decreto-legge . Affrontiamo questa fase due con voglia di ricominciare ma con prudenza».
Per quanto riguarda il monitoraggio sanitario, Conte ha affermato che «i dati della curva epidemiologica sono incoraggianti, ci confermano che gli sforzi collettivi fin qui fatti hanno prodotto i risultati attesi: è sceso il numero dei malati, dei contagiati, dei decessi, è aumentato il numero dei guariti. Abbiamo inoltre potenziato le nostre strutture ospedaliere: abbiamo nuovi posti in terapia intensiva e subintensiva. Abbiamo anche incrementato i controlli con i tamponi e con i test sierologici; stiamo adesso per sperimentare la nuova app Immuni. In definitiva, siamo nella condizione di affrontare questa fase due con fiducia ma anche senso di responsabilità».
«Stiamo affrontando un rischio calcolato – ha detto il Premier –, con la consapevolezza che la curva epidemiologica può tornare a salire e saranno possibili nuove chiusure. La vita e la salute dei cittadini restano valori non negoziabili ma dobbiamo declinarli diversamente, altrimenti non potremo mai ripartire fino al vaccino, cosa che non possiamo permetterci».
«Ringrazio le Regioni per la poderosa collaborazione, conto su di loro che dovranno assumersi le proprie responsabilità», ha poi aggiunto Conte.
Da lunedì, dunque, via libera su tutto il territorio nazionale a bar, ristoranti, negozi d’abbigliamento e attività di servizi alla persona come parrucchieri ed estetisti. Ci sarà l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi o affollati, la distanza interpersonale minima sarà di un metro.
Occorre attendere il 25 maggio per la riapertura di palestre e le piscine. Riparte subito il mondo della cultura con il via libera all’apertura di musei, biblioteche e spazi culturali; dal 15 giugno, possibile apertura di cinema e teatri.
I Presidenti di Regione e i Sindaci avranno comunque la possibilità di intervenire con misure specifiche, in base alla situazione epidemiologica di ciascun territorio.
Ecco le principali misure contenute nel Dpcm, redatto sulla base delle indicazioni contenute nei protocolli stilati dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Inail.
SPOSTAMENTI
A partire dal 18 maggio, gli spostamenti delle persone all’interno del territorio della stessa regione non saranno soggetti ad alcuna limitazione. Sarà possibile, dunque, incontrare gli amici e non sarà più necessario giustificare i motivi dello spostamento tramite autodichiarazione.
Fino al 2 giugno restano vietati gli spostamenti in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, così come quelli da e per l’estero, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Dal 3 giugno, gli spostamenti tra regioni diverse potranno essere limitati solo con provvedimenti statali. Dalla stessa data, inoltre, sarà possibile viaggiare da e per i Paesi dell’Unione europea.
È confermato il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte alla misura della quarantena.
SERVIZI DI RISTORAZIONE
I locali potranno riaprire col servizio tradizionale, ma imponendo la distanza di un metro tra i clienti. Sarà obbligatorio l’utilizzo della mascherina obbligatoria per il personale e per i clienti, quando non siedono al tavolo a consumare. Per evitare essembramenti all’esterno dei locali, è suggerito di privilegiare la prenotazione e il servizio all’esterno; dovrà essere inoltre favorito il ricambio d’aria e dovrà essere esclusa la funzione di ricircolo dell’aria per i condizionatori.
ALBERGHI E AGRITURISMI
Per le strutture ricettive come alberghi e agriturismi la questione più importante sarà la ventilazione e l’areazione: il personale dovrà garantire periodicamente l’aerazione naturale e cambiare l’aria da un’ora prima a un’ora dopo l’accesso del pubblico; andrà inoltre aumentata la frequenza di manutenzione e sostituzione dei filtri degli apparecchi di aereazione. Sarà sconsigliata la sosta nelle aree come corridoi e ascensori, in cui la ventilazione è ridotta; resta obbligatoria anche qui la mascherina.
PARRUCCHIERI, BARBIERI ED ESTETISTI
Sarà obbligatorio l’uso di mascherine senza valvola e visiere protettive per gli estetisti. Non sarà possibile trattenersi nei locali oltre il tempo necessario al servizio. Per i locali dotati di tali servizi, sarà vietato l’uso di sauna, bagno turco e idromassaggio.
NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO
Anche nei negozi di abbigliamento, come in tutte le attività commerciali, si dovrà mantenere almeno un metro di distanza interpersonale e sarà obbligatorio indossare la mascherina. Tutti i clienti all’ingresso dovranno indossare guanti per toccare i vestiti che si intende toccare o provare. I capi d’abbigliamento dovranno essere sanificati periodicamente.
PALESTRE
All’interno delle palestre la distanza interpersonale da mantenere si dilata: almeno due metri durante l’attività fisica. Il personale dovrà fare attenzione a mantenere gli spazi ben areati e puliti, in particola modo gli spogliatoi.
PISCINE
Le norme emanate si riferiscono alle piscine pubbliche, a quelle aperte al pubblico, a quelle inserite in agriturismi e campeggi e ai parchi acquatici. Nelle aree esterne è previsto il distanziamento di un metro. Particolare attenzione agli spogliatoi: indumenti ed effetti personali vanno tenuti chiusi in borsa. Lettini, sdraio e ombrelloni andranno regolarmente disinfettati a ogni cambio turno e a fine giornata. Per le zone solarium e in acqua è prevista un’area di sette metri quadrati per ogni persona.
STABILIMENTI E SPIAGGE
Anche in spiaggia, la distanza minima interpersonale da rispettare è sempre di almeno un metro.
Negli stabilimenti balneari, gli ombrelloni saranno disposti a tre metri di distanza l’uno dall’altro, in modo da avere intorno a sé circa dieci metri quadrati di spazio. I gestori degli stabilimenti balneari dovranno farsi carico di disinfettare lettini e sedie a sdraio a ogni cambio di persona e a fine giornata. Si potrà fare il bagno, nuotare, fare surf e giocare a racchette; non sarà invece consentito praticare sport di squadra.
Per quanto riguarda le spiagge libere, la responsabilità del rispetto delle regole sarà individuale; potrebbe essere comunque imposto un limite agli ingressi e potrebbe esserci il personale addetto alla sorverglianza.
a cura di Luca Pes