Filarchaios: l’archeologia spiegata ai bambini della scuola primaria.

Si è svolta a Sarroch dal 26 agosto al 7 settembre la terza edizione di Filarchaios (che significa, dal greco: amore per l’antichità), laboratorio di archeologia dedicato ai bambini.Un progetto in cui l’amministrazione comunale di Sarroch crede fortemente e che è arrivato alla terza edizione. È stata la dott.ssa Michela Migaleddu, archeologa della Soprintendenza di Cagliari, a condurre queste mattine di fine estate alla scoperta dell’archeologia rivolte ai bambini dai 6 agli 11 anni, suddivise in due diverse fasce di età (con 20 iscritti per ciascun turno) al centro servizi ai piedi del nuraghe Sa Domu ‘e S’orcu. Giornate rese possibili anche grazie al contributo della Saras S.p.A., delle associazioni locali (Arkèo Sarroch Aps; S’arrocca Onlus) e con la collaborazione dei ragazzi del Servizio Civile Universale.
Le varie giornate prevedevano un’introduzione generale sulla preistoria e l’archeologia, attraverso la proiezione su una parete di un PowerPoint con immagini chiare e intuitive, seguite dai diversi laboratori coinvolgenti e divertenti. I bambini si sono cimentati in prima persona in varie attività che richiamavano quelle dell’uomo primitivo: dalla scheggiatura della pietra e dei ciottoli per creare strumenti di caccia o monili da indossare, alla pittura rupestre partendo da ocra o carbone con aggiunta di acqua e miele.

foto del comune di Sarroch – laboratorio di pittura rupestre ripreso dal drone.
I bambini e i ragazzi hanno creato da sé persino i pennelli con cui hanno steso la tintura, partendo da materiali semplici e già presenti in natura. I risultati sono stati davvero sorprendenti perché i ragazzi, molto attenti alle spiegazioni dell’archeologa – paziente ed affabile – hanno saputo mettere in pratica quanto appreso in modo semplice e creativo, divertendosi.
foto del comune di Sarroch – un disegno tra i tanti realizzati dai bambini, in stile preistorico.
Durante le ultime giornate del laboratorio hanno infine lavorato l’argilla, partecipato a delle simulazioni di scavi archeologici dove hanno trovato dei reperti come ceramiche, statuine, ciotole e anfore o carbone.
foto del comune di Sarroch – L’archeologa Michela Migaleddu illustra ai bambini la tecnica con cui ripulire il primo strato di terra durante la simulazione degli scavi archeologici.
Per chiudere in bellezza c’è stata la visita al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari (novità di questa terza edizione del campus Filarchaios) dove è possibile ammirare tra i tanti reperti anche i bronzetti, i giganti di monte Prama, le statuine raffiguranti la dea madre e tanto altro.Il campus archeologico estivo dedicato ai bambini della scuola primaria ha riscosso un entusiasmo elevato tra i piccoli iscritti ma anche tra i collaboratori. Lorenzo, uno dei ragazzi del Servizio Civile Universale, ha affermato: «Partecipare a un campus archeologico come operatori insieme ai bambini è stata un’esperienza preziosa, perché ha permesso non solo di trasmettere loro la passione per la storia e l’archeologia, ma anche a noi di crescere personalmente, imparando a osservare il passato attraverso i loro occhi curiosi e a valorizzare il lavoro di squadra e la condivisione del sapere».L’importanza di sensibilizzare sin dall’età scolare le persone al rispetto di oggetti che possono aiutarci a ricostruire il passato della nostra umanità, per capire meglio chi siamo e da dove veniamo, è stata largamente sottolineata.L’assessore alla cultura Rebecca Scano dichiara: «È un progetto nel quale abbiamo creduto molto come amministrazione sin dall’inizio. Crediamo sia fondamentale creare un legame tra le nuove generazioni e il nostro territorio e soprattutto partire dai più giovani. Contiamo di crescere ogni anno, coinvolgendo più bambini e anche fasce di età differenti, anche perché ogni anno riceviamo un’ottima risposta, non solo dai residenti. L’appuntamento con il campus sta diventando un evento molto atteso e siamo davvero contenti di farci conoscere anche negli altri comuni per quella che è la ricchezza archeologica, storica e culturale del nostro territorio. Stiamo lavorando per creare una nuova immagine culturale e speriamo di portare avanti questa e altre attività anche con le scuole durante l’anno scolastico (dalle gite ai laboratori). Vorrei ringraziare le associazioni che hanno fatto da supporto e in particolar modo la dott.ssa Migaleddu per aver istruito i nostri piccoli archeologi». In attesa del prossimo campus ci saranno quindi tanti appuntamenti con le scuole. L’attesissimo appuntamento con Filarchaios è invece previsto per la prossima estate!Mara BoiRIPRODUZIONE RISERVATA


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