Giovanissimi di Decimoputzu oltre la meritocrazia

   


Michele Marongiu, Lorenzo Marongiu, Omar Mocci, Andrea Pirisi e Alessandra Sanna sono stati premiati venerdì 28 giugno nella sala consiliare di Decimoputzu per meriti scolastici. Un premio in denaro, trecento euro ciascuno, che rappresenta un simbolo e un piccolo sprone a premiare la meritocrazia, come suggerisce il sindaco di Decimoputzu nel ringraziare la società Agrifera per aver messo a disposizione i fondi necessari.

La vicesindaca Monica Basciu va oltre le parole del sindaco e premia non solo il merito, ma l’attitudine di tutti i premiati a fare squadra aiutando i compagni di classe con maggiori difficoltà. Il merito può essere il frutto di doti innate, ma la solidarietà dimostrata da questi ragazzi è ciò che li distingue e li fa primeggiare.

Intervistati singolarmente tutti hanno voluto sottolineare e ringraziare per il sostegno ricevuto e hanno rimarcato che i loro risultati sono il frutto di una classe di insegnanti e dirigenti di prim’ordine.

Michele Marongiu è contento del premio ricevuto, ma non dimentica il bel percorso fatto con i suoi compagni di classe. Lorenzo Marongiu è veramente felice e ringrazia sia l’amministrazione comunale che Agrifera per il premio conferitogli ed aggiunge che questo è solo l’inizio. Omar Mocci ringrazia tutti con molta compostezza e umiltà e ci confessa che il suo sogno è una laurea in medicina specialista in cardiologia. Andrea Pirisi ha le idee molto chiare, meccatronica e forse anche università, studiare per lui è semplice, ma non dimentica lo sforzo economico fatto dai genitori: i soldi della borsa di studio serviranno per acquistare i libri del prossimo anno scolastico. Alessandra Sanna felice del percorso fatto nonostante le difficoltà incontrate, ma ancora di più per aver raggiunto gli obiettivi prefissati. Per lei il futuro sarà il mondo, senza paura, con le lingue come passepartout per aprire più porte possibile.

Belle sensazioni qui a Decimoputzu con la speranza che si continui e si incrementi il sostegno ai più giovani.

 

 

 

 

 

Enrico Pitea

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