Il consigliere regionale Mandas all’attacco: «Demonizzano le rinnovabili per rilanciare il gas»


Il consigliere regionale asseminese Gianluca Mandas interviene di nuovo sul tema degli impianti eolici e fotovoltaici, questa volta per esporre un’accusa precisa, ovvero che l’accanimento mediatico sul tema abbia un retroscena: «Qual’è il momento migliore per rilanciare il progetto del Galsi, il gasdotto che collega Algeria e Italia, attraversando di netto per 300 km la Sardegna? Ovviamente ora, dopo mesi di demonizzazione delle fonti rinnovabili e l’inquinamento dell’opinione pubblica con false notizie e scenari catastrofici».
Lo stesso Mandas poi aggiunge: «Pochi giorni fa, nel totale silenzio mediatico, Eni ha firmato un accordo con i due colossi algerini del gas, Sonatrach e Sonelgaz, per rilanciare il Galsi, con la complicità della premier Giorgia Meloni. Il sipario ormai è calato, ma quale tutela del paesaggio e dei beni paesaggistici della Sardegna? Sono ben altri gli interessi in gioco in questa partita».
Se l’accusa è fondata o meno lo si vedrà nei prossimi mesi, quel che è certo è che le richieste di nuovi impianti continuano ad arrivare e nei cantieri già autorizzati i lavori sono in corso nonostante la cosiddetta “moratoria”, ovvero la legge regionale 5/2024, firmata dalla Presidente della Regione Alessandra Todde.

Le proteste degli ambientalisti sono state gestite attraverso la poliza e camion carichi di materiale sono partiti alla volta di cantieri diffusi dal nord al sud della Sardegna.

Per alcuni esperti le due iniziative non sono alternative e non si esclude che, se ci saranno le condizioni, vengano realizzate entrambe.

Carlo Manca




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