Impresa storica per Villaspeciosa: è sua la Coppa Italia regionale di calcio a 5
di Mattia Addari
Nel primo fine settimana di gennaio si sono svolte le fasi finali della Coppa Italia della massima categoria regionale di calcio a 5. Un traguardo storico e forse impensabile per i più, quello ottenuto dall’ A.S.D. Villaspeciosa, che per la prima volta nella sua storia pluridecennale ottiene un trofeo di così importante prestigio.
La squadra speciosese ottiene l’accesso in semifinale grazie alla vittoria nel girone di qualificazione giocato tra settembre e ottobre. Il campionato, invece, la vede militare tra le quattro migliori della massima competizione regionale, la serie C1.
Oristano, città ospitante le fasi finali, mette a disposizione un campo mai utilizzato prima con una capienza di tremila posti e un parquet rinnovato presso il centro federale di Sa Rodia.
Il Villaspeciosa si ritrova a sfidare il Fanni Futsal Sassari, in uno scontro già visto a inizio dicembre in campionato, terminato in pareggio.
Così sabato 4 gennaio va in scena la prima semifinale, in una partita ricca di colpi di scena. Nei primi 10 minuti di gioco il Villaspeciosa si trova già in svantaggio di due reti a zero, ma riesce a ribaltare nei minuti immediatamente successivi grazie a Lai, che prima segna e poi si inventa l’assist del pareggio per Billai. Nonostante il primo tempo termini con il 3-2 a favore dei bianco-rossi, grazie ad un secondo gol di Billai, all’inizio della seconda metà di gara i sassaresi tornano sul pari.
La partita si conclude con un 5-3 a favore dei bianco-rossi, grazie al solito duo Lai-Billai e al gol finale di Garrido.
Grazie alla vittoria ottenuta, il Villa stacca il primo pass per la finalissima di domenica pomeriggio. Nella serata di sabato si gioca anche l’altra semifinale, che vede vincitrice il Città di Cagliari, compagine capolista del campionato e vera e propria corazzata, contro la quale gli stessi speciosesi avevano perso qualche mese prima in campionato.
Nonostante il precedente negativo, le due squadre si sarebbero sfidate alla pari nel giorno immediatamente successivo, domenica 5 gennaio, in un fine settimana interamente dedicato al futsal.
La finalissima inizia subito in discesa grazie a una giocata di Addari, che serve Garrido al secondo palo dopo neanche trenta secondi di gioco. Il primo tempo termina con un secco quattro a zero a favore del Villaspeciosa grazie a un altro gol del già menzionato Garrido e la doppietta di Podda. La seconda metà di gara inizia sulla falsa riga della prima, con il quinto gol speciosese firmato ancora da Garrido, che sembra aver chiuso il match.
Ma lo spettacolo del calcio a 5 sta proprio in questi momenti: pochi secondi dopo il gol dell’argentino, arriva il primo centro cagliaritano, che riaccende le speranze di rimonta. Subito dopo l’azione che determina la partita: tiro del Cagliari, palo pieno, ripartenza di Billai, che spegne definitivamente le ambizioni rosso-blu e porta ad un finale di gara in ripida discesa. Infatti prima Perez, poi di nuovo Billai e infine Atzeni chiudono la partita per un sonoro 9-1 che porta i ragazzi di mister Arba a sollevare l’ambito trofeo.
Alla fine della partita Addari viene premiato come miglior giocatore della finale e capitan Floris alza il trofeo davanti a un pubblico di centinaia di speciosesi nonostante i chilometri di distanza che li separano dal paese. In seguito al conseguimento della vittoria i campioni ottengono anche il pass per partecipare alla fase nazionale, scontrandosi contro la Chignolese e il Futsal Fucsia Nizza, squadre provenienti rispettivamente dalla Lombardia e dal Piemonte, nella concreta possibilità di rappresentare l’intera regione Sardegna nella Penisola.
L’elemento del pubblico fa comprendere realmente la portata storica dell’evento: per il piccolo paese campidanese il calcio a 5, ma tutto lo sport in generale, è un elemento viscerale e profondo, che porta gli abitanti a vivere realmente le partite, sia in campo che fuori.
Quest’elemento extra-sportivo è fortemente sentito dagli atleti che vivono l’opportunità di vestire la maglia bianco-rossa, non come un semplice completino di gara, ma come la rappresentazione di tutte le oltre 2.500 anime che vivono le partite con la squadra. Tutti in qualche modo hanno contribuito alla vittoria: a partire dalla dirigenza della squadra che con grandi impegni e molti sacrifici ha costruito una rosa in grado di poter lottare per il successo, ai tifosi che ogni sabato riempiono il palazzetto per amore di quel pallone a rimbalzo controllato che fa battere il cuore e, infine, anche all’amministrazione comunale che ha permesso di avere una nuova palestra all’avanguardia.
La vittoria del Villaspeciosa è quella di Davide contro Golia, ma fuori dall’elemento mitico: è una vittoria che segna profondamente la storia sportiva di un paese e di un gruppo di persone che ci hanno creduto fino in fondo.