Intervista a Maria Tiziana Putzolu candidata consigliere della lista Alleanza Verdi Sinistra per Alessandra Todde presidente
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a cura di Sandro Bandu
Maria Tiziana Putzolu, nata a Torino, è sposata, ha tre figli e vive a Decimomannu. Maturità Classica, laurea in Scienze Politiche, ha conseguito un Master per Esperti in Relazioni Industriali e uno per Consulenti del Lavoro, oltre che un percorso di alta formazione per la formazione degli adulti. Appassionata da sempre dei temi del lavoro, della formazione professionale, dello sviluppo locale e dell’agricoltura sostenibile, dei fenomeni migratori e della parità dei generi, ha lavorato in quei settori come consulente e come dirigente.
Attualmente lavora alla Regione Sardegna. Ha scritto due romanzi, Eva canta e Un Traditore ed è Presidente della Fondazione Hymnos, una fondazione che si occupa di salvaguardare il patrimonio sardo di canti liturgici a più voci.
Ha ricoperto l’incarico di Consigliera di Parità della Sardegna.
Ha scelto lei di candidarsi e come procede la sua campagna elettorale
Mi è stato chiesto di impegnarmi direttamente in questa campagna elettorale da Europa Verde che sta nell’Alleanza Europa Verde Sinistra italiana e per Alessandra Todde Presidente e ho trovato che i temi del lavoro e delle donne in Sardegna che ho affrontato come Consigliera regionale di parità, l’attenzione ai giovani, soprattutto quelli delle fasce più deboli che ho incontrato nel mio lungo percorso come Direttrice del Centro di formazione professionale dei Salesiani, la conoscenza del mondo agricolo e in particolare dell’agricoltura biologica maturato anni fa in un importante gruppo leader del biologico in Sardegna, e anche i miei studi sulle materie socio economiche potessero essere messe a disposizione in questo difficile momento storico e politico in Sardegna.
Siamo alla fine di una difficile campagna elettorale, nella quale mi sono impegnata con il supporto della mia famiglia, dei miei figli e di tanti meravigliosi amici e conoscenti che hanno nel corso degli anni apprezzato il mio lavoro, che ho cercato di portare avanti senza interessi personali e con una forte caratterizzazione etica rispetto all’agire pubblico e politico che ogni cittadino dovrebbe avere.
Le prime 3 sfide da affrontare da parte della sua coalizione
La prima è la salute pubblica: è la priorità da affrontare subito e con decisione. Fioriscono nel nostro paese le assicurazioni private che permetteranno solo a chi ha più soldi di garantirsi le cure. Ma il nostro sistema sanitario universale deve essere protetto con ogni mezzo. Sapete che tra coloro che rinunziano alle cure la maggior parte sono donne perché sono più povere?
In tanti ormai rinunciamo alle cure e alle visite mediche, alle visite di controllo perché trovare un posto per fare una tac, una risonanza magnetica, una ecografia o una visita oculistica è quasi impossibile. Se ci si rivolge ai privati i costi sono proibitivi. Voglio una sanità che curi tutte e tutti come ha curato la mia famiglia quando in passato c’è stato bisogno. Voglio una sanità vicina alle famiglie, subito. Voglio una classe politica che sappia affrontare questi problemi con capacità, decisione, senso etico della cosa pubblica.
Vista la cattiva politica di questi ultimi cinque anni tutto è diventato prioritario, dai trasporti al fronteggiare il sacco energetico sulla nostra terra; ampliare la base produttiva in maniera sostenibile è necessario per il territorio, ma certo il tema del lavoro e del sistema di istruzione e formazione professionale, sui quali esercitiamo autonomia statutaria speciale, va affrontato entro i primi mesi di consiliatura regionale con urgenza.
Quali sono i primi 3 provvedimenti da affrontare per il suo territorio?
C’è una forte pressione di popolazione sull’area vasta. Questo ha fatto crescere una serie di problematiche che vanno affrontate in un quadro d’insieme. Come non vedere nel problema della domanda di mobilità dalle zone più periferiche dell’area verso il capoluogo il tema della conciliazione tra la vita professionale e quella lavorativa che affligge in gran parte le donne, solo per fare un esempio?
O la mancanza di servizi per la popolazione sempre più anziana nell’accesso ai servizi essenziali?
O i servizi per i giovani che non si risolvono solo facendoli ‘stare più tempo a scuola’?
Insomma, non ci sono singoli provvedimenti, ma strategie territoriali da analizzare con gli attori del territorio, affrontare e concordare a livello locale e trasformarle in provvedimenti da portare in Consiglio regionale.
Noi dobbiamo rivolgerci è al nostro algoritmo interiore per poter guardare la realtà rivolgendoci agli altri, al noi, con una visione per i prossimi anni, che saranno di grandi cambiamenti in tutti i campi a salvaguardando le nostre identità locali, il paesaggio e la natura.
Per questo avverto la necessità dell’impegno politico in un momento molto difficile, nel quale regna il disimpegno e il disinteresse da parte di moltissimi ormai, sottolineato dalla grande astensione al voto. Le destre a livello nazionale e internazionale si affacciano con modalità nuove ma con una forte connotazione populista. Per questa ragione credo che l’impegno di noi tutti sia fondamentale.
Il territorio di una Consigliera regionale è la Sardegna, anche se, naturalmente, ci sarà un impegno doveroso e più specifico nei confronti del territorio che mi eleggerà, se così vorranno elettrici e elettori. Non posso negare che essendomi occupata dei problemi delle donne negli ultimi sette anni della mia vita è anche a loro che chiedo il voto, perché è ancora urgente difenderle dalle discriminazioni sul lavoro e voglio continuare a farlo. Loro sono le mie influencer, quelle normali, della vita vera di tutti i giorni.
So di avere una comunità intorno, nel paese in cui vivo con la mia famiglia, che mi ha accolto con fiducia e che mi ha osservato in questi anni, anche in maniera silenziosa. Così come so di avere alle spalle una comunità ecologista sana che guarda al pianeta come la casa dei nostri pronipoti. Se sarò eletta mi impegnerò per sostenere i giovani e le giovani che guardano con molto interesse ai temi ecologisti.
Il mio impegno partirà dalle questioni più importanti e urgenti a partire dalla sanità pubblica che mi pare il centro dei problemi dei cittadini sardi più di ogni altra questione in questo momento.
Ultima domanda: perché gli elettori dovrebbero votare per lei e per la sua coalizione?
Chi mi voterà sa che sono tra i le poche candidate e candidati che si è fatta conoscere per avere tutelato chi non ha voce, sa di votare una cittadina che ha un credito di reputazione personale definitosi nel corso degli anni senza nessun partito alle spalle ma con la forza della competenza fatta di studio e abnegazione. Trovo che la coalizione che vuole eleggere Alessandra Todde Presidente della Regione sia il campo largo nel quale i miei principi hanno una casa. Coloro che mi voteranno, sanno che ho un lavoro a cui tornare, famiglia e passioni, primo fra tutti leggere e scrivere romanzi, ascoltare molta musica. La politica è un servizio, non un lavoro a tempo indeterminato.