Decimomannu. Intervista all’assessore alle Politiche Ambientali Massimiliano Mameli

 

 

di Sandro Bandu

Per fare una disamina della situazione delle nostre zone rurali, con particolare attenzione al degrado causato dalle discariche abusive, abbiamo incontrato l’assessore comunale alle Politiche Ambientali, Agricole e Artigianali, Massimiliano Mameli, 49 anni, decimese doc, e con varie esperienze amministrative. Con l’assessore Mameli abbiamo fatto anche una ricognizione sul campo e abbiamo visitato le zone più critiche che purtroppo sono oggetto di grave scempio da parte di persone senza scrupoli che continuano imperterriti ad aggravare la situazione ogni giorno di più.

Assessore Mameli, com’è la situazione delle nostre campagne?

Alcune zone delle nostre campagne purtroppo non godono di buona salute, abbiamo delle criticità importanti, soprattutto in zone demaniali (per il 90 per cento lungo il fiume Flumineddu), che possono essere risolte solo con l’intervento  di autorità regionali come: Demanio, Consorzio di Bonifica e Genio Civile. L’Amministrazione comunale, nel corso di questi anni, ha effettuato diverse bonifiche  e più volte chiesto l’intervento ai vari assessori regionali che si sono succeduti, raccogliendo sempre molte promesse senza poi avere risultati concreti.

Decimomannu. Il degrado ambientale in località “Su Spainadroxiu”

Quali sono le zone più critiche?

Le località più degradate, dove obbiettivamente vi è il grosso delle discariche a cielo aperto, sono quelle di “Su Strintu”, per noi decimesi presso i fari della Base NATO, poi proseguendo il fiume “Riu Flumineddu” in zona “Su Meriagu”, fino ad arrivare al colatore de “Is Orrus”. Inoltre abbiamo anche la zona che confina con il parcheggio della stazione ferroviaria dove sono presenti diversi cumuli di rifiuti, anche in questo caso stiamo portando avanti tutto ciò che è di competenza per  bonificare l’area.

Che tipo di rifiuti vi sono?

Si tratta di rifiuti di vario genere : dai rifiuti urbani a quelli derivanti da attività artigianali e commerciali.  Purtroppo  talvolta si rinvengono tracce di roghi dove vengono bruciati rifiuti  anche di materiali plastici.

Ha citato anche la località “Su Meriagu” dove il fiume si allarga e ci regala uno splendido laghetto: anche questo non viene risparmiato…

Purtroppo è così ed è un vero peccato, perché lì è presente una biodiversità faunistica e floreale molto importante. Quel laghetto, ma ciò riguarda tutto il fiume che poi va a sfociare nella laguna di Santa Gilla, è popolato dall’airone cinerino, dalle garzette, dalle anatre selvatiche e da altre specie animali e da essenze vegetali molto importanti e noi dobbiamo fare di tutto per proteggerli e consegnare un paesaggio naturale ai nostri figli e nipoti che verranno dopo di noi.

Certo, ma il Comune cosa fa per porre argine a tanto scempio e maleducazione?

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L’intervista integrale la trovi sul Vulcano n° 107: prenota la tua copia nel punti di consegna a te più vicino.

 

 

 

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