La campagna “LiberaPuoi” e il numero 1522 per denunciare violenza domestica
Secondo quanto registrato da Amnesty International Italia, grazie ai dati raccolti da diverse associazioni, il numero delle donne oggetto di violenza domestica o stalking in questo difficile momento legato all’emergenza coronavirus è in aumento. L’attuale stato di isolamento forzato sta «intrappolando diverse donne nella situazione di subire le violenze dei propri partner che, in alcuni casi, diventano efferati omicidi».
Il Dipartimento per le pari opportunità ha così deciso di mettere in campo alcune iniziative a sostegno dei soggetti meno tutelati.
Protocollo con le farmacie
La Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, e la Federazione Ordini dei Farmacisti, Federfarma e Assofarm hanno firmato un protocollo d’intesa per potenziare l’informazione e per fornire ulteriori indicazioni su come chiedere aiuto e denunciare la violenza domestica in sicurezza.
Presso le farmacie presenti su tutto il territorio nazionale le donne potranno dunque accedere alle prime indicazioni utili per prevenire ed affrontare in modo efficace eventuali situazioni di violenza o stalking. A questo scopo sono state predisposte delle linee guida informative, che saranno rese disponibili nelle farmacie.
Inoltre, sarà rafforzata la diffusione, anche attraverso l’esposizione di un cartello, del numero verde antiviolenza 1522; un servizio gratuito, attivo h24, che offre anche la possibilità di chat per chi non potesse parlare.
Le informazioni nelle farmacie affiancano i centri antiviolenza, il numero e l’App 1522.
La frase-bufala
Per quanto riguarda l’utilizzo della frase «Voglio una mascherina 1522» circolata per qualche giorno sui social è arrivata la precisazione dei centri anti-violenza. «Un protocollo d’intesa è stato firmato il 2 aprile tra il Dipartimento pari opportunità e la Federazione ordini farmacisti italiani, Federfarma e Assofarm – si legge nella nota –: l’iniziativa è finalizzata esclusivamente a ‘indirizzare le donne vittime di violenza e di stalking al 1522, al fine di avviare un percorso di uscita da situazioni di criticita’ in ambito domestico. Le operatrici del 1522 possono a loro volta indirizzare le donne che chiedono aiuto ai centri antiviolenza della rete D.i.Re., che sono tutti mappati nel servizio. Ma questa è cosa ben diversa che annunciare un protocollo d’intesa con i centri antiviolenza e illudere le donne che, pronunciando ‘mascherina 1522’ vengano messe direttamente in contatto con il centro antiviolenza del territorio».
#Liberapuoi
L’invito a chiamare in caso di necessità è al centro della campagna per le donne vittime di violenza domestica e stalking durante l’emergenza coronavirus “LiberaPuoi”, promossa dal Dipartimento per le pari oppurtunità.
La campagna nasce grazie al contributo degli artisti: Caterina Caselli, Paola Cortellesi, Marco D’Amore, Anna Foglietta, Fiorella Mannoia, Emma Marrone, Vittoria Puccini, Giuliano Sangiorgi, Paola Turci, che hanno generosamente risposto all’invito della Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, a condividere e diffondere con ogni sforzo il messaggio che anche durante l’emergenza da coronavirus è possibile sottrarsi alla violenza e chiedere aiuto rivolgendosi al numero 1522.
a cura della redazione