La commissione film ha scelto, è Sandahlia il miglior progetto

di Carlo Manca

 

“Ci sono progetti che ti entrano nel cuore. Perché sono belli, intensi, ambiziosi. Perché esprimono punti di vista alternativi sul modo di intendere la storia e la vita in generale.

Se poi il progetto parla della Sardegna più vera, della sua magia e dei valori ancestrali. Se riesce ad esprimere l’attaccamento viscerale dei sardi alla propria terra beh, questo progetto non può che chiamarsi Sandahlia.”

Sivia Armeni durante la presentazione di Sandahlia al Gremio di Roma

Queste le parole della produttrice Silvia Armeni a seguito del responso della Fondazione Sardegna Film Commission.

Dopo il successo editoriale dei primi due volumi la visione di Stefano Piroddi si incammina così verso la trasposizione cinematografica.

 

Stefano Piroddi durante una presentazione di Sandahlia a Roma

 

L’autore sarà coinvolto sin dalle prime fasi, in modo che il film sia realmente aderente all’idea iniziale.

Il cast vanterà collaborazioni di spessore con personaggi molto noti del panorama nazionale e internazionale, si attende a breve la comunicazione ufficiale.

D’altronde la trama di Sandahlia rappresenta una vera novità. L’intero racconto si basa da una parte sull’analisi delle fonti classiche come Platone, Pausania o Diodoro Siculo.

 

 

Ma il vero valore aggiunto dell’opera è dato dalla lunga ricerca sul campo condotta dallo stesso autore. Sin dal 2014 Stefano Piroddi visita gli anziani dell’isola e si fa raccontare di usi, costumi e tradizioni. Ad oggi ha raccolto 1537 testimonianze in 279 paesi.

Nella terra di Sandahlia si muovono così personaggi valorosi e realmente esistiti come Amsicora, Josto o le sciamane. Dentro ogni personaggio però emerge anche l’ispirazione a valori morali e spirituali che oggi sopravvivono solo nella memoria di pochi.

Il progetto nelle sue varie forme mira a promuovere e diffondere una visione della vita e una pagina di storia di cui ancora oggi si parla poco. Recentemente qualcosa si è mosso e sono sempre più numerosi i riconoscimenti anche da parte degli studiosi. Gli ultimi lavori del celebre archeologo Giovanni Ugas ad esempio confermano tante ipotesi che la memoria degli anziani ha tramandato di padre in figlio, o meglio di madre in figlia, fino ai nostri giorni.

L’autore Stefano Piroddi aggiunge: “Nel mondo di Sandahlia, così come era effettivamente nell’antichità classica e preclassica, la donna fa da tramite con i mondi superiori. È l’unica che può farlo ed è lei che ispira ogni azione quotidiana guidata da una melodia trascendente. L’uomo, con il suo vigore, ha il privilegio di servire e realizzare questo nobile ideale, danzando/vivendo la migliore melodia/vita scritta per la sua anima.”

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