L’amore a San Valentino
di Sara Saiu
Sarà perché oggi è San Valentino che mi sento così sdolcinata da far cariare i denti? Detta anche Salve Valentino, trattasi di una ricorrenza che si festeggia il 14 febbraio di ogni anno. Nata come festa cristiana in onore del martire Valentino di Terni, si è evoluta nei secoli per divenire una ricorrenza popolare e commerciale in quasi tutto il mondo. La festa degli innamorati ha le sue radici nell’antica Roma, dove intorno alla metà del mese di febbraio si celebravano i lupercalia, riti purificatori e di rinascita che, seppur contrastati dalla chiesa cattolica, sono parzialmente giunti fino ai giorni nostri.
Nei paesi di cultura anglosassone, e non solo, il tratto più caratteristico della festa di San Valentino è lo scambio di valentine, bigliettini d’amore spesso sagomati nella forma di cuori o cupidi.
Attualmente la festività ha raggiunto un forte impatto commerciale: le pubblicità tempestano gli spettatori con spot e immagini di profumi, cioccolati, cene in ristorante, gioielli. Un vero aiuto all’economia con i suoi 71 euro di spesa media a innamorato, come stimato dalla Confesercenti.
Non dimentichiamoci i fiori: rose rosse simbolo di passione ardente, rose bianche di amore puro e spirituale, garofano bianco significa fedeltà, tulipano rosso rappresenta una romantica dichiarazione d’amore.
Ma ecco i nostri ambientalisti sempre dietro l’angolo che spuntano in ogni occasione per rimarcare la loro disapprovazione verso il mero consumismo. Pare che regalare rose rosse a San Valentino abbia un forte impatto negativo sull’ambiente. C’è allora chi propone un’alternativa ecologica ed ecosostenibile, come il WWF. “Romanticismo ed ecologia, una coppia perfetta, per un San Valentino eco-friendly” è il messaggio che troviamo sul sito del Fondo mondiale per la vita selvatica, nel quale vengono fornite una serie di idee alternative a quelle consumistiche, come cucinare insieme, regalare un biglietto di carta ecologica o un oggetto di recupero, in alternativa ai fiori donare una pianta. Sta a noi romanticoni decidere!