“MILLO MI”! Jeff Onorato e lo scetticismo del granchio
di Daniele Cardia
«Abolendo il pregiudizio il mondo può cambiare»
(Jeff Onorato)
Jeff Onorato, all’anagrafe Gianfranco, è nato nel 1952 nel mare cristallino dell’isola della Maddalena. Quando aveva 23 anni perse la mobilità del braccio e della gamba sinistra a causa di un brutto incidente in moto. Questo tragico episodio, che all’inizio poteva anche sembrare drammatico, l’ha invece reso più forte. Reagendo all’accaduto ha deciso di diventare un esempio per tante persone che soffrono e affrontano ogni giorno situazioni drammatiche. Sappiamo tutti che la vita spesso può essere cinica e cruda per ognuno di noi, ma è anche capace di regalare momenti straordinari e seconde occasioni di riscatto, perché LA VITA È BELLA E MERAVIGLIOSA.
E Jeff una seconda occasione se la crea davvero quando negli anni Novanta riesce ad acquisire patente nautica e brevetto di istruttore di sci nautico. Non si accontenta e vince campionati italiani e varie medaglie di bronzo, argento e oro tra campionati europei e mondiali.
Lasciato l’agonismo si dedica poi a insegnare a volare a chi solitamente ha maggiori difficoltà e diverse abilità, come paraplegici, ciechi e ragazzi down.
Mercoledì 5 aprile a Cagliari ha presentato un libro per bambini, una storia da colorare, un video e un fumetto. Questo suo progetto verrà distribuito a circa 47.000 alunni delle scuole primarie di tutta la Sardegna. È la storia di un granchio parlante, “MILLO MI”, che all’inizio è scettico nel credere che anche le persone con disabilità possano sciare tra le onde ma poi rimane incredulo e si scusa con tutti loro.
Jeff ci ha detto che abolendo il pregiudizio il mondo può cambiare e lui l’ha sperimentato su sé stesso, con tante soddisfazioni e la gioia di poter donare al prossimo. Sarebbe potuto rimanere a piangersi addosso e invece ha deciso di concentrarsi non su quello che ha perso ma su quello che gli è rimasto. E quello che gli è rimasto è straordinario, non solo per i titoli e le medaglie vinte, ma soprattutto per la bella soddisfazione di aiutare il prossimo. E lui promette che non finirà qui.
Il piccolo granchio e tutti i giovani allievi diventeranno così custodi di un prezioso messaggio, da diffondere e da condividere.
L’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, Andrea Biancareddu commenta così:
«Siamo qui oggi per dimostrare che noi siamo tutti diversi, perché ciascuno di noi è unico. Tutti diversi vuol dire anche essere tutti uguali, perché la diversità non la riconosci dall’aspetto fisico, o piuttosto da un deficit, ma la riconosci in base a quello che uno ti può dare. Quindi mettersi in discussione attraverso lo Sport, avere passioni e stare in mezzo agli altri è un metodo inclusivo, perché uno riprende autostima e ammette la propria disabilità, e questa è la sua forza, perché non si deve vergognare e sa di avere altre doti che può mettere in mostra e che gli altri apprezzano»
La storia di Jeff è come una favola perché ci racconta che con un po’ di caparbietà e coraggio si può risalire dal fondo. Soprattutto con il cuore e con l’amore.
Jeff Onorato non è un eroe, ma è un Super Eroe, perché lui fa volare nel vento.
D’altronde lui è “Il figlio del vento” (cit. Stefania Cuccu).
È un progetto fantastico, sono una insegnante di sostegno in una scuola primaria e mi piacerebbe acquistare le storie di “Millo mi”, come posso fare? Grazie mille.
Nicoletta