Nassara e la guerra dei poveri, storia di un viaggiatore dall’anima nobile

di Carlo Manca

 

Un lungo viaggio tra popoli e culture. Dalla Sardegna all’Africa passando per Asia e Medio Oriente. Un bagaglio pieno di ricordi e di esperienze che hanno portato un giovane Gianni Deligia da Meana Sardo ad una delle realtà più povere ed arretrate del pianeta, il Ciad.

Sarà qui che prima per anni come volontario e poi come funzionario dell’ONU si farà le ossa e riuscirà ad immergersi in un mondo lontano. Abitudini e costumi molto diversi ma cuore, umanità e gioia di vivere come ormai si vede sempre meno nel mondo occidentale.

Il ruolo di volontario lo aiuterà a conciliare una spiccata vocazione per il sociale con la sua innata voglia di conoscere il mondo. Sarà attraverso le tante collaborazioni con missionari, testate giornalistiche e agenzie umanitarie che riuscirà giorno dopo giorno a dare il suo contributo ad un popolo che per lunghi anni ha dovuto sopportare carestie e guerre civili.

Il suo è un percorso umano e professionale che può servire da ispirazione a quanti sentono dentro la stessa voglia di partire e di esplorare, magari facendo anche qualcosa di buono.

Lo status di funzionario ONU, raggiunto attorno ai trent’anni, è sicuramente un bel traguardo. Scorrendo le pagine è chiaro però che questo è un qualcosa arrivato solo con il tempo, dopo aver mangiato un po’ di polvere e soprattutto dopo aver guadagnato la fiducia ed il rispetto dell’ambiente locale.

Anche da funzionario infatti le sue giornate non sono state certo rilassanti e piene di agi. C’è una grossa differenza tra il funzionario delle sedi centrali europee o americane e quello che opera realmente sul campo.

In posti com’era il Ciad degli anni Settanta e Ottanta si conviveva quotidianamente con una povertà estrema e i privilegiati erano semplicemente quelli che mangiavano tutti i giorni o che avevano accesso alle cure mediche di base.

Un mondo, quello della cooperazione e delle agenzie governative o meno, che certamente vale la pena conoscere. Emozioni e esperienze sono assicurate, così come qualche letto scomodo.

Nassara e la guerra dei poveri è una lettura piacevole e ricca di aneddoti, perfetta per chi aspira a questo tipo di vita ma ottima anche per chiunque voglia semplicemente saperne un po’ di più. Consigliata.

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