Paolo Maninchedda: “Per la SS 130 sono disponibili 80 milioni per metterla in sicurezza e realizzare i cavalcavia”
“Ma – ammonisce lo stesso assessore – bisogna correre perché se le opere non saranno realizzate entro il 2019, si perderanno i finanziamenti”
di Sandro Bandu – foto di Antonio Mallica
Si è tenuta il 28 ottobre scorso, presso il Centro sociale di Via Aldo Moro, la conferenza, organizzata dal Partito dei Sardi, sul tema STRADE INFRASTRUTTURE LIBERTÀ. Il convegno organizzato dalla segreteria decimese, è stato moderato dal dirigente locale del Partito dei sardi Carlo Maramarco che, dopo una breve presentazione, ha ceduto subito la parola, per i consueti saluti di buon lavoro, alla sindaca di Decimomannu Anna Paola Marongiu.
Successivamente ha preso la parola il consigliere comunale Mario Grieco, che ha rimarcato come sia ormai indispensabile la messa in sicurezza della SS 130, non solo per Decimomannu, ma per tutti quegli utenti che usufruiscono dell’importante arteria per andare a Cagliari o inoltrarsi verso i Comuni del Sulcis-Iglesiente. Grieco ha fatto poi una cronistoria e ha ricordato che qualche decennio fa, al di là della superstrada, vi era il campo sportivo che costringeva i decimesi ad attraversare la SS 130: “È quasi un miracolo che nessun bambino o ragazzo sia stato investito per raggiungerlo”.
È stata poi la volta del segretario nazionale del Partito dei Sardi, Franciscu Sedda, che ha presentato il nuovo partito ed ha subito puntualizzato che il nuovo soggetto politico non si presenterà ai sardi annunciando mirabolanti proclami, ma sarà sicuramente un partito del fare, con piccoli cambiamenti, ma dal risultato concreto. Sedda ha ringraziato tutti i presenti nella sala del Centro sociale, ma un caloroso saluto lo ha inviato ai dirigenti del Partito dei Sardi, provenienti dai Comuni vicini Quartu, Cagliari e Sarroch, perchè – continua Sedda – “Anche se il tema del convegno di oggi tratterà opere che sembrano interessare solo Decimomannu, Assemini ed Elmas, ricordo, invece, che tutte le opere che si realizzano in Sardegna debbono rendere orgogliosi tutti noi, perchè poi diventeranno patrimonio dell’intero popolo sardo. Così come è da ritenere un successo del nostro partito, la nascita dell’ASE (Agenzia Sarda delle Entrate) che ha ribaltato il principio che le tasse dei sardi debbono rimanere in Sardegna e che, da oggi in poi, non si deve più andare a Roma ad elemosinare qualche soldo per finanziare le nostre opere o per programmare o sistemare i nostri bilanci”.
Dopo l’intervento, Franciscu Sedda cede il testimone al Capo Compartimento dell’ANAS Sardegna l’ingegner Valerio Mele, che esordisce con un breve excursus storico della SS 130. “La SS 130 è un’arteria importantissima che ha sempre avuto due problemi fondamentali:
– 1 mancanza di fondi;
– 2 enormi problemi di sicurezza nei 13 chilometri che vanno dall’aeroporto di Elmas sino al centro abitato di Decimomannu”.
L’ingegner Mele, ricorda che dal primo momento del suo insediamento ai vertici ANAS Sardegna, si è subito messo in contatto con l’assessore regionale Paolo Maninchedda per risolvere gli annosi problemi della sicurezza rappresentati in primis dai vari incroci a raso e dai vari ingressi che dalla stessa SS 130 portano direttamente alle abitazioni private. “Noi – puntualizza l’ingegner Mele – non vogliamo chiudere in casa nessuno, ma è chiaro che ormai non possiamo più permettere gli accessi che dalla superstrada portano nelle proprietà private: è una questione di sicurezza che mette a repentaglio la sicurezza di tutti. Con l’assessore Maninchedda abbiamo incontrato una per una le singole amministrazioni e direi che molti passi avanti sono stati fatti. Così come si sta risolvendo l’annoso problema degli incroci raso.
Per quanto riguarda Decimomannu nell’incrocio principale, quello della via San Sperate, ci si sta orientando in un progetto di cavalcavia del tipo via Peretti a Cagliari, quello, per intenderci, che porta all’Asse Mediano\ospedale Brotzu, mentre altre uscite sono previste dalla via Napoli (verso Cagliari) e un ingresso dalla SS 130, che, provenendo da Assemini, porterà al PIP di Decimomannu; un altro intervento interesserà il sottopasso pedonale che si realizzerà dal prolungamento della via Vittorio Emanuele.
Per Assemini le criticità sono tre: via Sardegna, via Piave e via Tevere. Con particolare attenzione per i primi due incroci: anche qui, prevediamo di costruire due cavalcavia con le stesse modalità previste a Decimomannu (progetto via Peretti Cagliari).
Per Elmas la nostra attenzione è rivolta agli incroci di via Del Pino Solitario e via Sestu (anche qui stesso progetto tipo via Peretti Cagliari). Inoltre è da mettere in sicurezza lo svincolo all’altezza dell’Istituto Agrario dove vi è già uno studio di fattibilità. Per tutti questi lavori sono già stati stanziati 30 milioni, ma sicuramente ne occorreranno molti di più”.
Per ultimo, ma sicuramente è l’intervento più atteso, prende la parola l’assessore regionale ai Lavori Pubblici e presidente del Partito dei Sardi, Paolo Maninchedda, il quale esordisce così: “Le parole dell’ingegner Mele sono importanti e tutte vere e ci dispiace perdere un dirigente così preparato come lui (perchè nel gennaio del 2017 andrà a ricoprire un importante incarico in Sicilia) che si è dimostrato un vero amico dei sardi. Certo, 30 milioni sono pochi, ma proprio ieri il ministro Del Rio, dopo le nostre pressioni, mi ha preannunciato che per la SS 130 sono stati stanziati altri 50 milioni. Ora la palla ce l’abbiamo noi. Non abbiamo molto tempo, perchè se questi soldi non si spendono entro il 2019, rientreranno alla base e le nostre opere non saranno realizzate. Adesso dobbiamo correre, noi Regione faremo la nostra parte, ma anche le amministrazioni locali debbono provvedere per quanto compete loro. Dobbiamo lavorare in maniera sinergica e concreta anche per la SS 130 così come abbiamo fatto con i Comuni che si affacciano sulla SS 554 dove i problemi erano maggiori”.