Passo in avanti verso il nuovo stadio di Cagliari
di Luca Pes
Un altro fondamentale passo in avanti verso la costruzione della nuova casa del Cagliari Calcio. In serata il Consiglio comunale del capoluogo ha approvato il “Piano Guida” per il quartiere di Sant’Elia. 23 i voti favorevoli, 9 gli astenuti tra cui la consigliera di maggioranza Enrica Anedda (Fratelli d’Italia).
Il passaggio in aula si è reso necessario dopo le variazioni apportate al progetto generale riguardante l’area in cui il nuovo impianto dovrà sorgere sulle ceneri del vecchio Sant’Elia. I tanti mesi di lavoro della Commissione comunale all’Urbanistica sono culminati con la proposta presentata questo pomeriggio al Consiglio dal sindaco Truzzu.
La novità più importante del progetto riguarda le aree commerciali, che non saranno più incluse nella volumetria dello stadio; le zone dedicate allo shopping sorgeranno così all’esterno delle aree di pertinenza del nuovo impianto.
Una seduta importante, dunque, ma non decisiva. L’iter per la progettazione definitiva dello stadio è ancora lungo e non sono state ipotizzate date per la chiusura del percorso burocratico. Quello di oggi è stato comunque un passaggio obbligato per arrivare alla fase operativa che porterà alla nascita della nuova casa del club rossoblù.
Questo il commento che il sindaco Paolo Truzzu ha affidato alla propria pagina Facebook:
«Stasera il Consiglio comunale ha approvato il Piano guida per il nuovo stadio Sant’Elia. Lo aspettavamo e ringrazio tutti i consiglieri per la qualità e il livello degli interventi.
Oggi grazie alla nostra proposta abbiamo un nuovo stadio, un’area commerciale (non si venderanno alimentari), una piazza, una galleria verde; inoltre sistemeremo il lungo canale in veste turistico-ricreativa.
Sono fermamente convinto che finalmente inizia il percorso per rompere l’isolamento del quartiere Sant’Elia. Trasformeremo viale Ferrara in un viale alberato e attraversabile. Una grande operazione coraggiosa e di portata storica.
È una vera e propria riqualificazione urbanistica, diminuendo le cubature e insistendo sul verde. Abbiamo unito la dimensione dello sport alla grande questione sociale e urbanistica.
Da qui si parte e… Forza Cagliari!».