Piazza San Pietro ad Assemini cambierà volto


La piazza principale di Assemini, intitolata a San Pietro, è stata sfregiata dai vandali. Passeggiando dinanzi alla chiesa sul pavimento rosso cotto ci si imbatte a tratti nelle mattonelle rovinate, nei gradini spaccati, negli arredi urbani distrutti e nelle mura pasticciate. Ma l’amministrazione riprenderà il mano il vecchio progetto di riqualificazione della zona da 600mila euro. 

Nonostante la presenza dell’impianto di videosorveglianza funzionante e dei divieti riportati nella cartellonistica, alcuni cittadini continuano indisturbati a transitare con motocicli, pattini e skate e far sgambare i cani nelle aree verdi: «Piazza san Pietro – commenta la consigliera di opposizione Niside Muscas – è il nucleo originale e centro storico di Assemini. Vedere i marmi della pavimentazione divelti a pezzi, non solo è pericoloso ma fa male al cuore. Cassette elettriche rotte, fili scoperti, tutto questo non è una bella cartolina, ma una macchia scura, come ospitare qualcuno in una catapecchia sporca».

Dispiaciuti per il degrado anche numerosi cittadini. Tra loro Franco Muscas, 67 anni: «I ragazzini entrano nel piazzale talvolta con motorini. Hanno usato dei petardi per far saltare in aria la cabinetta elettrica e spostato grandi massi creando pericolo».

Bonaria Collu, 78 anni, oltre ad essere dispiaciuta per lo stato attuale della piazza, è preoccupata per i lavori che prevedono il suo rifacimento: «Spero non sostituiscono l’attuale pavimentazione con la ghiaia». Ciò era stato previsto in un progetto comunale nato nel 2015, durante la precedente amministrazione Puddu: «Il progetto per la riqualificazione di piazza San Pietro – spiega il sindaco Mario Puddu – consiste nel rifacimento di parte della pavimentazione attuale che si sviluppa attorno alla chiesa e che include il tratto centrale abbassato che collega via Oberdan e via La Marmora. Il progetto è volto a eliminare quel sistema di gradini e barriere architettoniche presenti». 

Un disegno che, non essendo partito nei tempi stabiliti, è stato messo in pausa e la metà dei soldi restituiti alla Regione nella scorsa primavera, dopo qualche mese da quando il parroco don Paolo Sanna aveva chiesto udienza al Comune, senza esito, per proporre di rivedere alcuni aspetti: «Sarebbe comunque utile manutenzionare la piazza, ripristinare i lastroni di marmo distrutti e attivare, qualora non lo fosse già, l’impianto di videosorveglianza. Durante le lunghe notti estive il quartiere diventa un via vai di gente talvolta poco raccomandabile».

«Il progetto di riqualificazione – prosegue Muscas – riguardava solo una parte della piazza che avrebbe cambiato tipologia di materiale, colori e forme». Lo stesso potrebbe essere ripreso in mano molto presto, come prospetta il primo cittadino: «Abbiamo fatto richiesta alla Città Metropolitana affinché venga finanziato con fondi Fsc. Siamo in attesa di risposta. È una delle nostre priorità e se non dovesse essere finanziato da fondi esterni metteremo soldi dell’avanzo». 

 

Redazione 

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