Pignoramenti Decimoputzu, si dimette il sindaco Scano
Il sindaco di Decimoputzu Alessandro Scano ha rassegnato le proprie dimissioni in segno di protesta contro i pignoramenti indirizzati ad alcune aziende agricole del territorio
Lo aveva preannunciato nelle scorse settimane e ora il sindaco di Decimoputzu, Alessandro Scano, ha formalizzato le proprie dimissioni. Un gesto forte di protesta contro i procedimenti di pignoramento delle imprese agricole, comprese le abitazioni, degli agricoltori putzesi. Scano aveva interloquito di recente con il prefetto di Cagliari e con il Presidente del Consiglio regionale Pais, per chiedere la loro intercessione al fine di rimandare le aste e gli sfratti. «Alla data odierna nulla è stato fatto nel merito dalle istituzioni coinvolte e il sottoscritto non avendo altri mezzi per sensibilizzare i soggetti preposti – ha dichiarato il primo cittadino – con grande rammarico, non ha altra strada che rassegnare le proprie dimissioni da Sindaco a decorrere dalla data odierna».
La minoranza esprime parere negativo, tramite una dichiarazione del capogruppo Carlo Piras: «Questo è il momento meno opportuno per rassegnare le dimissioni. Dovremmo pensare al bene dei concittadini e tutte le forze politiche dovrebbero combattere unite. La decisione del sindaco è un controsenso visto che in questi cinque anni nulla è stato fatto per il mondo agricolo. Le difficoltà del settore a Decimoputzu vanno avanti da trent’anni e lo stesso sindaco, che oggi sfugge alle proprie responsabilità di primo cittadino, nella campagna elettorale del 2016 aveva promesso l’istituzione di una commissione agricola. Cosa mai avvenuta e che noi come minoranza abbiamo sempre chiesto. Le dimissioni – conclude Piras – sarebbero dovute arrivare già tempo fa, a causa dell’ incompetenza ed inefficienza di questa amministrazione».
Le dimissioni del sindaco arrivano a tre mesi dalla scadenza del mandato, iniziato il 6 giugno 2016 e prolungato fino al mese di settembre a causa del rinvio delle elezioni amministrative. Tuttavia, prosegue Scano «per tale via, sarebbe garantita la scadenza naturale degli Organi attualmente in carica, evitando la nomina di un Commissario a poco più di tre mesi dalle elezioni». Fra venti giorni il primo cittadino sarà chiamato a confermare o revocare le dimissioni, ma nel frattempo chiede «unità da parte di tutte le parti politiche, senza inciampare in inutili strumentalizzazioni in un momento così difficile per i nostri concittadini. Purtroppo nessun sindaco ha il potere di bloccare le aste. Già negli anni passati, altre amministrazioni si sono battute in battaglie analoghe, ma sono le istituzioni che stanno più in alto ad avere il potere per intervenire. Io chiedo con decisione che in questo periodo segnato dalle difficoltà della crisi sanitaria ed economica, si proceda alla sospensione delle aste». Infine, conclude Scano «continuo ad essere il sindaco di Decimoputzu e resto a disposizione dei cittadini come da cinque anni a questa parte».
Andrea Piras