Quando il tifo sportivo diventa pericoloso ma è meno violento del web

 

 

di Sandro Bandu

 

Domenica 26 gennaio 2025, Decimomannu stadio comunale “Bruno Dessì-Mauro Locci”.

È in corso la 15ma giornata del campionato di calcio dilettanti di Seconda Categoria, in campo le due big Decimo 07 e il Capoterra  si giocano il primato della classifica del girone B.

Il Capoterra al momento guida la classifica, mentre i decimesi, padroni di casa, inseguono attardati di due punti.

Gli spalti sono gremiti e la Decimo calcistica, dopo tanti anni di anonimato, riassapora il grande calcio con la speranza di rinverdire il glorioso passato.

Officina Centro Revisioni Decimese

La tribuna è gremita ed è in festa: tante famiglie, tanti bambini, alcuni con i propri cagnolini al seguito, sventolano le bandiere e salutano festanti l’ingresso in campo delle due squadre.

Vengono accesi dei fumogeni e il fumo invade la tribuna, sono fastidiosi ma vengono tollerati.

Ma un primo assordante petardo, fatto esplodere da ragazzi poco più che ventenni, squarcia la festa e copre i cori festanti dei tifosi, non tutti sono concordi: i bambini più piccoli cercano riparo tra le braccia dei genitori e così pure i poveri cagnolini che si rintanano sotto le loro gambe.

A Decimo non è la prima volta che in questo campionato vengono fatti esplodere i petardi, infatti la società per tale motivo è stata già sanzionata dalla Federazione

Inizia la partita: è divertente e la Decimo 07 al 30’ del primo tempo passa in vantaggio con un bel gol del bomber Zucca, gli avversari replicano e pareggiano al 60’ con Melis.

I decimesi non ci stanno e, con ancora mezz’ora da giocare, inchiodano gli avversari nella loro metà campo, a 5 minuti dalla fine gli sforzi premiano i locali: Carta si libera in dribling di un avversario e sgancia un siluro che toglie le ragnatele dall’incrocio della porta difesa dal portiere ospite Cinus: la tribuna esplode in un boato sentito fino a Santa Greca!

Nel contempo un altro petardo viene fatto brillare da un ragazzo poco più che ventenne, ma il petardo è difettoso e gli esplode tra le mani: la festa si trasforma in tragedia.

Il ragazzo viene subito soccorso e portato in un bagno sottostante la tribuna; dalla mano sinistra il sangue esce a fiotti e lascia una scia rossa lungo tutto il cammino verso il bagno che sarà utilizzato per l’occasione in un ambulatorio.

Sono in turno nell’ambulanza infermieristica di Decimo e la centrale del 118 ci invia, con codice rosso, allo stadio per soccorrere il ragazzo ferito.

Entro nel bagno con la mia equipe e il sangue è dappertutto: gli schizzi di sangue ricoprono le pareti e il pavimento;  all’interno, seduto su una sedia, c’è un ragazzone pallidissimo con la mano sinistra insanguinata e ferite multiple alle braccia, torace e viso.

I nostri sguardi si incrociano: Gabriel, questo il suo nome, mi guarda e con occhi smarriti mi chiede se perderà la mano, nel frattempo impreca con sé stesso.

È poco più che ventenne e vedo nel suo viso tremante e grondante di sangue quello dei miei figli.

Le lesioni sono importanti, il pollice ha perso la falange distale, l’indice ha una profonda ferita e probabilmente è fratturato.   

Lo rimprovero duramente, ma non posso esagerare: lo medico e nel contempo lo rassicuro, questo mio atteggiamento tranquillizza il paziente.

Posiziono un accesso venoso e successivamente a sirene spiegate ci dirigiamo verso il Pronto soccorso del Brotzu dove sarà operato.

Questa è la cronaca di un evento festoso che poteva avere conseguenze ancora più gravi.

Certo l’atto compiuto dal ragazzo è grave, ma ciò che più mi ha colpito, il giorno successivo, è la sfilza di messaggi gratuiti, alcuni veramente violenti e volgari, verso questo giovanissimo ragazzo che vivrà il resto della sua vita con una mano mutilata.

Non dirò, come altri hanno scritto in difesa del ragazzo, …“anche noi da giovani abbiamo fatto le stesse scemenze”… perché questo è stato un gesto veramente grave e sconsiderato.

Ma allo stesso tempo mi chiedo: insultare, compiacersi e ridicolizzare un ragazzo, che guardandosi la mano sinistra per tutto il resto della sua vita si ricorderà di questa tragica giornata, porterà beneficio agli autori di questi messaggi?

Non è violenza anche questa?

 

 

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