Santa Greca 1928–2018. A 90 anni dall’incoronazione
Correva l’anno 1928, quel 30 settembre che verrà ricordato anche negli anni che si sono susseguiti. In quel periodo operava nella parrocchia decimese con grande animosità ed intraprendenza Don Raimondo Maxia, uno dei sacerdoti più dinamici. Tra le tantissime attività che fece per la Chiesa in tutto il suo periodo di permanenza a Decimomannu, in quella domenica del 30 settembre 1928 preparò con grande precisione ogni particolare momento per la realizzazione della cerimonia di incoronazione di Santa Greca V.M. alla presenza dell’arcivescovo Mons. Ernesto M. Piovella, davanti all’ex zuccherificio di via Foscolo per contenere la grande folla di gente (oltre 20.000 persone) accorsa per l’occasione.
di Ettore Massa
E dopo 90 anni esatti, per l’edizione 2018, in stile più attuale, si ripeteranno nella stessa data di domenica 30 settembre, i riti di quella incoronazione insieme a tutti gli altri che caratterizzano la grande festa di settembre.
Fervono già da tempo i preparativi da parte di tutti, la Chiesa in primis, il Comune, l’associazione che cura la festa e fa da tramite tra riti civili e religiosi, da una miriade di persone che attendono il momento di partecipare anche quest’anno ad una delle feste più frequentate di tutta la Sardegna. Tutto deve essere pronto per il venerdì 28 con il rito della vestizione che, praticamente, sancisce l’inizio della festa religiosa e civile, anche se nel prologo di giovedì 27, dopo il trasferimento delle sacre reliquie dalla parrocchia, un altro “Atto” importante per l’opinione pubblica ma soprattutto per tutta la comunità: verrà benedetta la posa della prima pietra per la costruzione del Museo di Santa Greca alla presenza dell’arcivescovo Arrigo Miglio.
E la festa anche stavolta riserva ampie possibilità di partecipare tra riti religiosi, Sante Messe, Incontri tra Santa e Reliquia, processioni che si snoderanno lungo le strade strapiene di bancarelle per raggiungere chi non può muoversi e portare una benedizione alla popolazione ed a tutti i presenti. E come sempre non mancheranno i momenti di svago per piccoli e grandi con le grandi attrazioni dei più innovativi giochi e con le prelibatezze culinarie della tradizione sarda preparate nelle botteghe organizzate.
Il tutto con un contorno di artisti che si alterneranno con canti e musiche di vario genere nelle cinque serate nel grande palco centrale, proprio di fronte al Santuario, per assicurare ai convenuti anche momenti di spensierata allegria.
Bona festa a tottus.