Simone Saiu, per gli amici carrarmato!
di Sara Saiu
La corsa nel DNA Simone Saiu ce l’ha e, nonostante abbia iniziato a dedicarsi alla corsa intorno ai quarant’anni, l’ha dimostrato. Figlio di madre ogliastrina e di padre villacidrese, il sangue di montagna scorre nelle sue vene. Tra le sue molteplici passioni le moto da cross e il trekking alla ricerca di funghi nel bosco. Turnista in una raffineria, trova sempre il tempo per dedicarsi alle sue passioni, condividendone alcune anche con i nipoti. Zio Momone infatti porta spesso a fare un giro in bicicletta o una passeggiata in montagna i suoi nipotini, con alcuni dei quali condivide anche la passione per l’atletica. Facente parte del Gruppo Polisportivo Assemini, è comunque un decimese da quando aveva dieci anni. Trasferitosi a quell’età da Capoterra con la sua famiglia, ha frequentato le scuole medie a Decimo per poi proseguire gli studi all’Istituto industriale, finito il quale ha iniziato da giovanissimo a lavorare.
Ciao Simone, presentati.
Hai già detto tutto tu, cosa devo aggiungere?
Ecco che si presenta lo scorpione che c’è in te! Allora aggiungo qualcosa io a tuo riguardo. Classe 1976, testardo come un mulo, caparbio come… come Simone Saiu. Senti, tralasciando gli aspetti caratteriali che lasciano a desiderare, parliamo sul come ti sei approcciato e dei risultati che hai ottenuto in campo agonistico da quando hai indossato le scarpe d’atletica.
Le gare in salita sono il mio forte, la prima gara ufficiale l’ho tenuta a quarant’anni e ho iniziato a correre con ai piedi le scarpe da calcetto trascinato da mio cognato che già correva da anni.
Nel 2021 ho conseguito il titolo di campione regionale nella categoria SM (senior maschili) 45 nel 5mila in pista. I risultati migliori di quest’anno sono il 3° posto alla Granfondo del Sulcis 25 km, da Santa Lucia a Pantaleo e il 2° posto assoluto alla mezza maratona di Chia dietro a un atleta professionista. Sempre a Chia, ma negli anni passati, mi sono classificato al 3°, 4°, 6° posto, non male! Piazzamenti come primo di categoria tanti, manco me li ricordo.
Senza falsa modestia, me la cavo. La corsa mi fa stare bene fisicamente e mi permette di scaricare la tensione accumulata durante la giornata. Ciò non toglie che c’è gente molto più forte di me e ne sono dimostrazione Claudio Solla di Uta, Gigi Leotta di Decimo, Celestino Deidda di Decimo e Luigi Murtas di Assemini. Io in confronto a loro sono una schiappa!
Fonti indiscrete mi riferiscono che il soprannome che ti hanno appioppato i tuoi amici corridori è carrarmato per via della tua potenza nella corsa. Confermi?
Non so, sicuramente me lo dicono alle spalle mentre mi stanno dietro in allenamento!
Grazie Simone e complimenti per i risultati raggiunti, continua così!
Grazie sorella!