Tra il serio e faceto, ma il Coronavirus non scherza!

Di Sandro Bandu

 

Nolenti o volenti il Covid-19, meglio noto come Coronavirus, continua a far paura e a non guardare in faccia a nessuno. Non vede se sta colpendo un anziano, un giovane o un bambino; non ci fa caso se penetra in una persona di colore, o in un individuo bianco o giallo; ne tantomeno se l’ospitante è ricco o povero. Ne sanno qualcosa i tanti vip colpiti ultimamente: l’ultima vittima illustre è il premier di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Torna, pertanto,  l’incubo del lockdown, perché molti non rispettano le regole mettendo a rischio  la propria salute, ma anche quella di chi invece le rispetta.

Emblematica, se non fosse che la questione è comunque seria, la tragicommedia di Flavio Briatore, che nel mese scorso ha duramente polemizzato con il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, per le restrizioni troppo dure che colpivano le casse dei ricconi della Costa Smeralda e in particolare del suo Billionaire. La risposta garbata e totalmente condivisibile del primo cittadino della nota località Gallurese è nota e da relegare nella cartella delle perle di questa dannata estate 2020: “Caro Briatore, noi con queste ordinanze cerchiamo di preservare la salute di tutti i cittadini, in particolar modo delle persone anziane come lei”. Mitico Ragnedda!!

Ma il tempo è galantuomo e purtroppo per Briatore, il virus ha compiuto un’inversione a U, e beffardamente, come per la legge del contrappasso, il coronavirus è andato a far visita anche ai suoi alveoli, anche se ancora non si è scoperto da quale parte è penetrato. Tutti i luminari della scienza riferiscono che il virus entra nel nostro corpo attraverso le vie respiratorie, ma a quanto pare per il mitico, e sfortunato, Flavio, il virus si è infilato furtivamente dall’altra parte provocando prima una fastidiosa prostatite.

Un caso, la cui evoluzione, tutti gli esperti mondiali stanno seguendo con grande trepidazione e curiosità. Noi comunque auguriamo, come a tutti i pazienti colpiti dal virus, nessuno escluso, ma forse con più simpatia per le persone meno abbienti, una pronta e completa guarigione.

 

Flavio Briatore, Roberto Ragnedda

 

Ma tralasciamo questa parte goliardica e parliamo di cose più serie e importanti.

Oggi in Italia il bollettino recita che i nuovi casi sono 1733 e i decessi 11; le terapie intensive tornano, lentamente a riempirsi, è la stagione autunnale, con l’arrivo delle nuove influenze è alle porte e la paura è tanta.

In Sardegna intanto i nuovi casi sono sempre molti, solo oggi sono 66 i nuovi positivi, portando così a 2421 il totale dall’inizio della pandemia.

Qualcuno dice che la ripresa della pandemia  è dovuta semplicemente al fatto che si stanno finalmente rieseguendo, adesso sì di gran carriera, i nuovi tamponi, e che il fatto di aver abbassato la guardia all’inizio della stagione estiva e di aver quasi interrotto i tamponi sia stato un terribile errore, permettendo così a tante persone asintomatiche di veicolare il virus inconsapevolmente.

Ma adesso non c’è più nessuna scusa, non si può far finta di niente: il virus non è sparito e continua a circolare. Come si è visto è invece presente e continua a mietere vittime. Sta a noi bloccarlo e cercare di non far riesplodere la pandemia.

Ricordiamo ancora una volta le tre semplicissime regole che non costano niente e sono alla portata di tutti: 1) distanza di almeno 2 metri; portare la mascherina ovunque; lavarsi le mani frequentemente.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *