Villasor, scoppia il contagio dopo un matrimonio: deceduto un positivo
Non ce l’ha fatta il 77enne di Villasor che dopo aver manifestato i sintomi era stato ricoverato nella terapia intensiva del Santissima Trinità
Cresce la preoccupazione a Villasor ora che il numero dei positivi al Covid-19 è salito a 7. Uno di loro aveva manifestato gravi sintomi ed era stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. Il settantasettenne, che da tempo soffriva di patologie pregresse, purtroppo è deceduto. Il Sindaco di Villasor, Massimo Pinna, ha comunicato la triste notizia ai cittadini: «É una comunicazione che non avrei mai voluto dare, oggi è una triste giornata per tutta la comunità sorrese. Purtroppo il nostro concittadino colpito dal Covid-19 non ce l’ha fatta».
Intanto le autorità sanitarie continuano a lavorare per effettuare il tracciamento del contagio, partito da una cerimonia nuziale che si è svolta lo scorso 20 settembre. Il matrimonio è stato celebrato nella Chiesa di San Biagio a Villasor. Dopo il rito religioso gli invitati, prevalentemente cittadini di Villasor e San Sperate, hanno proseguito i festeggiamenti in un noto ristorante della zona. Per il momento non si registrano contagi nel paese di San Sperate, mentre la situazione desta preoccupazione tra gli abitanti di Villasor. Negli ultimi giorni, i cittadini hanno appreso le notizie ufficiali riguardanti i contagi dai profili social ufficiali del Comune e del Sindaco Pinna. Il primo cittadino è in costante contatto con l’Azienda Sanitaria Regionale e allo stesso tempo sta cercando di stemperare l’allarmismo che si è creato nella comunità: «Invito i cittadini a mantenere la calma ed evitare allarmismi, i dati ufficiali verranno trasmessi esclusivamente attraverso i canali ufficiali e solo a quelli si dovrà fare riferimento».
I primi risultati dei tamponi effettuati dalle autorità sanitarie fanno salire il numero dei contagiati a 7 persone, mentre sono decine le persone in isolamento. Pinna ha invitato i cittadini a «prendere coscienza del difficile momento che stiamo attraversando. Cerchiamo di limitare le uscite allo stretto indispensabile, rispettando le norme in modo più assiduo».
Andrea Piras